Dopo aver identificato l’indispensabile situazione soggettiva protetta a livello costituzionale, il giudice del merito è tenuto a svolgere una rigorosa valutazione tanto dell’aspetto interiore del danno (la sofferenza morale) quanto del suo impatto modificativo in peius con la vita quotidiana (il danno esistenziale) (nel caso concreto, è stata confermata la decisione di appello che aveva aumentato il risarcimento spettante ai genitori di un ragazzo deceduto in un incidente da circolazione auto, riconoscendo loro anche il danno morale subiettivo e il danno esistenziale).
Cassazione Civile, sez. III, 20 novembre 2012, n. 20292