di Anna Messia
Parte ufficialmente il riassetto di Generali in Italia che porterà alla nascita di Generalitalia Il gruppo assicurativo è stato infatti autorizzato dall’Ivass, l’autorità di controllo, al conferimento, mediante scorporo, di un ramo d’azienda di Generali a favore di Ina Assitalia.
Si tratta del primo passo dell’operazione che porterà alla riorganizzazione di tutte partecipate italiane del Leone. Una ristrutturazione profonda che, come noto, condurrà alla nascita di un’unica rete agenziale, dalle sei esistenti oggi, accompagnata da una radicale semplificazione dell’offerta prodotti, che sarà principalmente orientata sulla gammaGenerali. Un piano su cui il ceo Mario Greco si è detto pronto a investire 300 milioni perché l’Italia, nonostante la forte internazionalizzazione del gruppo, rappresenta ancora il motore principale, con il 25% dei premi complessivi e il 36% del risultato operativo. Ina Assitalia sarà la società all’interno della quale confluiranno tutte le altre compagnie coinvolte.
Del resto l’obiettivo più volte dichiarato da gruppo di Trieste era di dare il via a Generalitalia a luglio. I tempi, quindi, appaiono rispettati. Si parte ora conGenerali e Ina Assitalia. Poi, man mano, toccherà alle altre società italiane, compresa la Toro, con i marchi Augusta e Lloyd Italico, mentre Alleanza e Genertel saranno tenute separate. Resta invece da capire che cosa accadrà di Fata, la compagnia del gruppo specializzata nel settore agricolo che secondo quanto anticipato da MF-MilanoFinanza potrebbe essere rilevata da Cattolica Assicurazioni. La trattativa è alle battute finali con l’obiettivo di chiudere l’operazione entro i primi giorni di luglio. Possibilmente entro la prima settimana. Resta da definire però il prezzo, e gli advisor sono al lavoro per trovare l’accordo.
In ogni caso, Fata a parte, la conclusione delle integrazioni delle società italiane è prevista entro novembre, poi partirà la fase due, quella dell’integrazione tecnica e operativa, mentre nel 2015 si realizzerà l’integrazione commerciale, che dovrà essere conclusa entro l’anno. Il primo passo, quindi, è stato fatto. La Newco, Generalitalia, sarà divisa in sette poli: Mogliano Veneto sarà la sede dedicata al ramo Vita e agli employee benefits e al ramo Danni imprese, ma anche alla distribuzione per tutto il Nordovest. Mentre a Roma, oggi sede di Ina Assitalia, faranno capo il ramo Danni non auto, l’attività legata agli enti pubblici e alle gare e ai reclami, con il customer service, oltre alla distribuzione del Centrosud. Milano sarà invece il polo dedicato al ramo Corporate, Sinistri e ad Alleanza, mentre Torino sarà specializzata sul ramo Auto e a Trieste ci sarà Genertel.
L’obiettivo è naturalmente aumentare l’efficienza e il team guidato dal country manager, Raffaele Agrusti, che sta lavorando al piano, ha già definito i passaggi cruciali, con l’avvio di otto cantieri. Nelle prossime settimane dovrebbe essere definito anche l’organigramma della nuova Generalitalia. Il timone, con ogni probabilità, sarà affidato ad Agrusti, ma manca ancora la sua squadra. (riproduzione riservata)