Dopo avere messo mano al portafoglio per sostenere Unipol nell’acquisto di Premafin-FonSai, le cooperative rosse passano all’incasso ritrovando il nero in bilancio.
Nei giorni scorsi si è tenuta a Bologna l’assemblea di Finsoe, cuore del potere delle coop e che detiene il 31,4% del quotatoUnipol Gruppo Finanziario: dopo aver trasferito 60 milioni di euro dalla riserva sovrapprezzo azioni a quella legale, la società guidata dal presidente Marco Pedroni ha approvato la distribuzione di un dividendo di 22,7 milioni a valere sui 22,9 milioni di utile netto segnato nel 2012, in deciso miglioramento dalla perdita di 8,5 milioni del precedente esercizio.
Al conseguimento dell’utile hanno contribuito quasi 36 milioni di dividendi ricevuti daUnipol oltre a 3 milioni di ricavi da imposte anticipate.
A livello civilistico, il totale dell’attivo è salito anno su anno da 2,3 a 2,6 miliardi, di cui 2,2 miliardi di immobilizzazioni che afferiscono alla quota Unipol che si è incrementata di 429 milioni per la sottoscrizione dell’aumento di capitale. La quota del 50,75% del capitale ordinario di Ugf (pari al 31,4% del capitale totale) è contabilizzata in bilancio per 2,242 miliardi, un valore superiore di quasi quattro volte a quello di borsa e di 474 milioni rispetto alla corrispondente quota del patrimonio netto. I soci hanno anche votato una ricapitalizzazione da 23 milioni, dando di fatto la possibilità, a chi lo vorrà, di reinvestire in Finsoe la cedola. Sempre nel bilancio ordinario il patrimonio netto si è conseguentemente rafforzato da 1,4 a 1,7 miliardi mentre l’indebitamento finanziario netto è di 514 milioni. Il primo azionista di Finsoe è Holmo con il 24,5%, seguita da Cooperativa Adriatica (12,4%) e Coop Consumatori Nordest (10,6%). (riproduzione riservata)