di Anna Messia
L’energia, si sa, costa sempre più cara e Reale Mutua sta valutando di produrla in casa, rilevando una centrale elettrica, idrica o in alternativa eolica. Un investimento che varrà qualche milione di euro e che sarà portato all’attenzione del consiglio di amministrazione nei prossimo giorni come spiega a MF/MilanoFinanza, il direttore generale della compagnia, Luigi Lana che sottolinea come dietro la scelta «di investire in una centrale rinnovabile ci sia l’intenzione di potenziare gli investimenti socialmente responsabili del gruppo». Anche se non sono ancora stati fissati i dettagli. La compagnia «sta ancora valutando se rilevare interamente una centrale oppure se acquistare una quota in una centrale di terzi», aggiunge il direttore generale, «per quanto riguarda invece il tipo di energia sceglieremo tra idrica e eolica, mentre abbiamo escluso il fotovoltaico». L’investimento in energie rinnovabili non è però l’unico progetto di responsabilità sociale che il gruppo di Torino conta di avviare. «Abbiamo aperto un cantiere per strutturare meglio questo aspetto del gruppo che da sempre è stato attento alla responsabilità sociale», dice Lana, «in questi giorni, tra l’altro, abbiamo avviato una campagna pubblicitaria che, oltre a far conoscere la compagnia, ha anche lo scopo di educare al rispetto delle regole». La società ha creato appositamente un sito internet (www. realmenteprotetti.it) che «indica per esempio le buone regole da seguire per evitare di subire incidenti in auto o di avere problemi con l’abitazione», spiega Lana, « e in pochi giorni abbiamo registrato un numero inaspettati di contatti, pari a oltre 10 mila». Per quanto riguarda il business assicurativo il gruppo di Torino che si è appena ritirato dalla partita per rilevare le attività spagnole di Groupama («si è rivelata fuori dai nostri interessi», dice Lana) continua a lavorare alla riorganizzazione interna, in particolare della controllata Italiana Assicurazioni «che sta rispettando il piano previsto ed entro il secondo semestre dovrebbe raggiungere un combined ratio sotto il 100%». Per quanto riguarda infine le previsioni di chiusura del semestre «incrociamo le dita per questi ultimi giorni», scherza Lana, «ma contiamo di chiudere in utile senza utilizzare lo scudo del decreto anticrisi per la valutazione dei titoli del debito pubblico». (riproduzione riservata)