Assogestioni, l’associazione del Risparmio Gestito, Abi, Ania e FeBAF, hanno firmato mercoledì 6 giugno la “Carta dell’Investimento Sostenibile e Responsabile della finanza italiana” alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Si tratta di un documento che riconosce l’importanza per l’industria finanziaria dell’integrazione delle logiche che indirizzano le scelte delle istituzioni finanziarie con una prospettiva di sviluppo sostenibile, intesa come ricerca di un equilibrio tra le dimensioni sociali, economiche ed ambientali nelle scelte di investimento.
Con la sottoscrizione, le associazioni italiane della finanza e del risparmio riaffermano l’impegno comune a diffondere la cultura della sostenibilità e della responsabilità sociale sia presso i propri associati che intendono adottare strategie di investimento socialmente responsabile, sia all’interno della business community favorendo la diffusione di pratiche di finanza sostenibile e responsabile.
La Carta contiene tre principi base:
1. Investimenti sostenibili e responsabili. La Carta confida che gli investitori istituzionali guardino con crescente attenzione alle variabili extrafinanziarie ambientali, sociali e di governance (Environmental, Social, Governance – ESG) così da assumerle come parte qualificante dell’analisi e dei processi di investimento per conto proprio e di terzi. Ciò è in linea con la nuova strategia della Commissione Europea, secondo cui gli investitori possono contribuire ad una più efficiente allocazione del capitale e ad un migliore raggiungimento degli obiettivi di investimento di lungo periodo prendendo adeguatamente in considerazione le informazioni extrafinanziarie e integrandole nelle loro decisioni di investimento.
2. Trasparenza. Le informazioni extrafinanziarie costituiscono un elemento di accountabilityimportante che può contribuire ad incrementare la fiducia negli operatori nell’attuale contesto di riferimento. Nella Carta si confida pertanto che la disclosure di queste informazioni sia sempre più efficace e diffusa.
3. Ottica di medio-lungo periodo. L’obiettivo strategico della sostenibilità dello sviluppo impone un cambiamento culturale, che guardi anche agli effetti di medio-lungo termine delle scelte di investimento. Nella Carta si confida pertanto in un’adeguata valorizzazione di questa prospettiva da parte degli intermediari, sia nella fase di allocazione dei propri patrimoni e dell’offerta di investimenti, sia in quella di definizione dei sistemi di incentivazione dei manager.
La Carta è stata firmata in occasione della chiusura della prima Settimana Italiana dell’Investimento Sostenibile e Responsabile – SRI.