L’ISVAP ha elaborato i dati statistici relativi ai premi lordi contabilizzati del portafoglio diretto italiano nei rami vita e danni nel primo trimestre 2012, nonché alla nuova produzione dei rami vita.
La raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nel primo trimestre 2012 ammonta a 25.937,3 milioni di euro, con un decremento del 15,2% rispetto al corrispondente periodo del 2011.
In particolare, i premi vita, pari a 17.250,8 milioni di euro, registrano una riduzione del 20,8%, con un’incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 66,5%
(71,2% nello stesso periodo del 2011); il portafoglio danni, che totalizza 8.686,5 milioni di euro, si riduce dell’1,2%, con un’incidenza del 33,5% sul portafoglio globale (28,8% nello stesso periodo del 2011).
Per quanto riguarda la raccolta premi complessiva (vita e danni) e del solo comparto danni, le variazioni suindicate sono lievemente influenzate sia dall’uscita dal portafoglio diretto italiano dei rami danni di una Impresa nazionale, il cui portafoglio è stato totalmente assegnato a una Rappresentanza in Italia di impresa SEE, sia dalla cessazione dell’attività di due imprese nazionali che sono state sottoposte a liquidazione coatta amministrativa successivamente al primo trimestre 2011. Le medesime variazioni calcolate su basi
omogenee (ossia escludendo dai dati relativi al primo trimestre 2011 la raccolta premi delle suddette tre imprese uscite dal portafoglio diretto italiano danni), evidenzierebbero, per le imprese nazionali e le Rappresentanze in Italia di imprese extra SEE, una variazione della raccolta complessiva (vita e danni) e dei soli rami danni pari, rispettivamente, al -14,8% ed al +0,2%.
Nel vita il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana) con 13.019,3 milioni di euro, registra un decremento del 22,8% rispetto al primo trimestre 2011; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento) con 3.073,3 milioni di euro, si riduce del 12,8% rispetto al corrispondente periodo del 2011; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 691,2 milioni di euro, con un decremento del 25,3%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per il 75,5%, per il 17,8% e per il 4%
(rispettivamente il 77,4%, il 16,2% e il 4,2% nello stesso periodo del 2011).
Per quanto riguarda i restanti rami, i premi del ramo VI (fondi pensione: 431 milioni di euro, con una riduzione del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2011) rappresentano il 2,5% della raccolta vita (2% nel primo trimestre 2011).
Con riferimento al complesso dei patrimoni gestiti per i fondi pensione, pari a 10.895 milioni di euro, si registra un incremento del 19,2% rispetto alla situazione risultante al 31 marzo 2011. Alla fine del primo trimestre 2012 il patrimonio complessivo gestito relativo ai fondi pensione è così ripartito: fondi pensione aperti (4.166,8 milioni di euro), fondi pensione negoziali con garanzia (3.795,5 milioni di euro), fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI (2.932,7 milioni di euro).
La raccolta relativa alle assicurazioni complementari (24,3 milioni di euro) e alle assicurazioni di ramo IV (assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 11,8 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita.
La ripartizione per canale distributivo della raccolta premi (prospetto n. 2) mostra che gli sportelli bancari e postali intermediano il 50,5% del portafoglio vita (61,5% nel corrispondente periodo del 2011). Seguono i promotori finanziari (23,3% rispetto al 16,3% nel primo trimestre 2011), le agenzie con mandato (14,5% rispetto al 12,6% nel corrispondente periodo del 2011), le agenzie in economia e gerenze (10,2% rispetto all’8,4% nel corrispondente periodo del 2011), i brokers (1,2%, rispetto all’1% del primo trimestre
2011) e le altre forme di vendita diretta (0,3%, come nel primo trimestre 2011).
La nuova produzione emessa (prospetto n. 3) si attesta a 11.254,9 milioni di euro, con una riduzione del 21% rispetto al primo trimestre del 2011.
Nello specifico, per quanto riguarda l’andamento della nuova produzione dei principali rami, si rileva che il ramo I, con 8.411 milioni di euro, registra un decremento del 24,4% rispetto al primo trimestre 2011; il ramo III, con 2.290,6 milioni di euro, si riduce del 3,9% rispetto al corrispondente trimestre del 2011; la nuova produzione del ramo V ammonta a 325,6 milioni di euro, con un decremento del 37,8%. Tali rami incidono sul totale della nuova produzione vita rispettivamente per il 74,7%, per il 20,4% e per il 2,9% (rispettivamente il 78,2%, il 16,7% e il 3,7% nel primo trimestre 2011). Per quanto riguarda i restanti rami, la nuova produzione di ramo VI (221,8 milioni di euro), IV (3,2 milioni di euro) e delle assicurazioni complementari (2,6 milioni di euro) rappresenta nel complesso il 2% del totale rami vita (1,4% nel primo trimestre 2011).
Tra i rami danni il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 4.445,1 milioni di euro (+1% rispetto al primo trimestre 2011), con un’incidenza del 51,2% sul totale rami danni (50,1% nel primo trimestre 2011) e del 17,1% sulla raccolta complessiva (14,4% nel primo trimestre 2011).
La medesima variazione calcolata su basi omogenee rispetto al 2011 evidenzierebbe un incremento della raccolta dell’1,5%. Nel prospetto n. 4 è riportata anche la variazione della raccolta relativa agli altri rami danni calcolata su basi omogenee.
Tra tali rami quelli con produzione più elevata, e quindi con maggiore incidenza sul totale, sono: Infortuni con l’8,3% (8,1% nel primo trimestre 2011), Corpi di veicoli terrestri con il 7,8% (8,3%), R.C. generale con il 7,4% (7,7%), Malattia con il 6,8% (come nel 2011), Altri danni ai beni con il 6,2% (6%), Incendio ed elementi naturali con il 5,5% (5,6%).
L’analisi per canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato, anche se la stessa continua leggermente a contrarsi rispetto alle precedenti rilevazioni. Infatti, tale canale colloca l’81,5% del portafoglio danni (81,9% nel primo trimestre 2011) e l’87,5% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (88,7% nel corrispondente periodo del 2011). Da segnalare, infine, la crescita della quota intermediata dalle altre forme di vendita diretta, sia con riguardo alla globalità del portafoglio danni (5,6% rispetto al 5,3% nel primo trimestre 2011), sia con riferimento al solo ramo R.C. auto (8% rispetto al 7,2% nel primo trimestre 2011).