12 presidenti di Gruppi Aziendali Agenti si sono incontrati a Bologna lo scorso 30 maggio e hanno firmato un documento comune che attesta una profonda delusione verso la mancata coesione delle organizzazioni sindacali e la mancanza di una visione e strategia comune nell’affrontare il discorso liberalizzazioni.
Pubblichiamo di seguito il documento integralmente.
DOCUMENTO CONCLUSIVO DELLA RIUNIONE DEI PRESIDENTI DEI GAA
DEL 30 MAGGIO 2012 A BOLOGNA
I presidenti dei Gruppi Aziendali Agenti di Assicurazioni, sottoscrittori del seguente documento, riunitosi a Bologna il 30 maggio 2012, di persona e per delega, dopo essersi confrontati sui risvolti pratici sottesi alla conversione in legge del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, in materia di Liberalizzazioni, esprimono forte delusione e amarezza verso l’operato delle “organizzazioni sindacali” per non essere riuscite a individuare una strategia sin dall’inizio comune e tesa a evitare che, per l’ennesima volta, norme legislative si riversassero esclusivamente sugli Agenti. Al contrario, nulla è stato ottenuto e il risultato, sotto gli occhi di tutti, è costituito da una palese disparità di obblighi normativi, a tutto vantaggio delle Compagnie e in particolare quelle “Dirette”, da maggiori oneri amministrativi e da ulteriori rischi di sanzioni per chi quotidianamente opera nelle Agenzie di Assicurazioni.
Ribadiscono, inoltre, la propria contrarietà in quanto hanno visto disattesa la volontà inequivocabile espressa più volte dai Gruppi Aziendali, con particolare riferimento all’abrogazione dell’art. 34 e non alla sua modifica. Volontà peraltro avvalorata dalla dichiarata disponibilità totale ad aderire, durante la discussione nelle commissione parlamentari e in ogni modo prima della conversione in legge, a qualsiasi azione di protesta e mobilitazione che le organizzazioni di categoria avessero in quel momento disposto.
Siamo l’unica categoria che ha subito integralmente le iniziative del legislatore, senza portare a casa un solo piccolo risultato positivo. Questa debacle è conseguente soprattutto al fatto che le nostre organizzazioni sindacali, anziché offrire segni di coesione, o quanto meno di “apparente” unità di intenti, concordando priorità e strategie comuni, hanno tentato durante la conversione in legge, di presentare emendamenti modificativi, andando ognuna per la propria strada facendosi portavoce di proprie posizioni autonome a discapito dalle attuali e reali tensioni e priorità avvertite dagli agenti degli assicurazione.
Evidenzianocon rammarico che i numerosi appelli all’unità della categoria, rivolti da tanti Gruppi Aziendali sono rimasti del tutto inascoltati, evitando di risolvere i nostri gravi problemi con la forza dell’unità senza ascoltare e patrimonializzare l’apporto politico e intellettuale dei Gruppi Agenti.
Le OO.SS., anziché far prevalere il buon senso e la razionalità del momento, mostrano inadeguatezza a gestire gli attuali straordinari cambiamenti che stiamo vivendo.
Un atteggiamento, quello degli attuali vertici sindacali, che privilegiando iniziative mediatiche toglie attenzione dai veri problemi, spingendo verso la scelta obbligata del plurimandato (che rimane un importante conquista di libertà), esaltandolo come l’unico modello distributivo da raggiungere, senza tenere in considerazione l’attuale realtà del mercato del nostro Paese, che, addirittura, viene considerata superata e non rappresentativa del settore.
I Presidenti dei Gruppi Aziendali, firmatari del presente documento, non ravvisando, in questo momento, a favore degli iscritti dei Gruppi Agenti, un’adeguata rappresentanza e tutela da parte delle Organizzazioni Sindacali
deliberano di sospendere la partecipazione alle riunioni dei Comitati dei GAA
e si fanno promotori nel ricercare tutte le vie possibili per concentrare le forze sui punti che uniscono la categoriaper ritrovare una autentica UNITA’ SINDACALE, che da decenni viene magnificata ma mai attuata, e per creare un progetto per un “nuovo modello associativo”, più moderno con i tempi, che incorpori ogni risorsa intellettuale in campo di buona volontà, tra gli iscritti di SNA, UNAPASS e GRUPPI AGENTI, e i numerosi NON ISCRITTI ad alcun sindacato.
Una volta elaborato il nuovo modello COMPATTO e RAPPRESENTATIVO ritengono importante affrontare, una volta per tutte, le questioni più urgenti, dimenticate dalle nostre Organizzazioni Sindacali, che attanagliano, ormai da tempo immemore, la nostra professione. Sia solo detto, a titolo di esempio, dalla ripresa della negoziazione per il rinnovo dell’ Accordo Impresa Agenti, con particolare urgenza all’Istituto della Rivalsa (per le nuove generazioni) e alle Indennità di fine mandato e Fondo Pensione (per gli agenti uscenti).
Problemi, quelli accennati, arenatisi al 2003 e mai più gestiti, se non a parole, nonostante le ripetute richieste che dimorano nelle mozioni congressuali degli ultimi anni. E tutto questo a causa di un immobilismo sindacale condito di una politica che ha voluto privilegiare le logiche dello scontro nei confronti dell’ANIA, interlocutore con il quale, occorre invece ritornare presto a dialogare per riprendere una costruttiva dialettica di confronto.
Infine, in merito alla vertenza in atto tra lo SNA e le organizzazioni sindacali dei Dipendenti, i sottoscritti presidenti, pur registrando la ripresa della trattativa per il rinnovo del CCNL, considera intempestiva e affrettata la palesata volontà di prevedere una nuova figura di produttore-dipendente, in particolare in una fase delicatissima di discussione generale sulla Riforma del Lavoro e chiedono allo SNA di ritirare tale ipotesi.
Letto, confermato e sottoscritto dai seguenti presidenti (o delegati) di Gruppi Aziendali Agenti:
1) ALLIANZ LLOYD ADRIATICO – Giovanni Trotta
2) AUGUSTA – Federico Serrao
3) AXA ITALIA – Alessandro Lazzaro
4) AVIVA – Pierangelo Colombo
5) CARIGE – Letterio Munafò
6) CATTOLICA – Bruno Coccato
7) GENERALI – Vincenzo Cirasola
8) ITALIANA – Luigi Mingozzi
9) ITAS – Giuseppe Consoli
10) MILANO (MAGAP)– Francesco Bovio
11) VITTORIA – Roberto Arena
12) ZURICH – Enrico Ulivieri