E’ morto Antoine Bernheim , presidente onorario delle Generali.
L’annuncio, reso noto dal sito del quotidiano Le Monde, è arrivato dalla famiglia del finanziere francese che aveva 87 anni.
Banchiere d’affari, dal 1967 al 2005 anni ai vertici di Lazard, Bernheim è stato una figura chiave della finanza italiana per il ruolo giocato in Mediobanca e soprattutto in Assicurazioni Generali, di cui era tutt’ora presidente onorario.
Presenza storica nel consiglio di amministrazione del Leone di Trieste proprio per i legami di Lazard con Mediobanca, Bernheim è stato nominato presidente di Generali nel 1995, per poi, nel 1999, essere costretto a un’uscita traumatica (sostituito da Alfonso Desiata) dopo uno scontro proprio con Mediobanca, che Bernheim accusò di averlo “tradito”. Bernheim, assetato di rivincite, viene nuovamente nominato presidente di Generali nel 2002 (dopo essere stato vice di Gutty nel 2001), quando già aveva 78 anni, per restare al vertice della compagnia, affiancato da Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot come amministratori delegati, fino al 2010.
Nonostante l’età la scadenza naturale del mandato, Bernheim fece di tutto per restare al timone del Leone ma ottenne solo la presidenza onoraria e un lauto vitalizio, mentre fu incaricato Cesare Geronzi, che poi restò meno di un anno per essere poi rimpiazzato da Gabriele Galateri.
Lo stesso Gabriele Galateri ha commentato così la notizia della sua scomparsa: “La notizia della scomparsa di Antoine Bernheim mi rattrista molto. E’ stato una grande figura e un punto di riferimento per il mondo finanziario europeo. Lo ricordo come un uomo che ha sempre sostenuto con passione unica le sue idee. Bernheim ha trascorso più di 30 anni nel Consiglio di Amministrazione della nostra Compagnia ricoprendo a lungo la carica di Presidente. In questo ruolo è stato una guida importante e determinante per lo sviluppo internazionale delle Generali”.