di Andrea Di Biase
Mentre Unipol rimane in attesa di conoscere il responso della Consob sulla richiesta di esenzione dall’opa su Milano Assicurazioni, oggi il cda di Fondiaria-Sai dovrebbe prendere una decisione in merito alle azioni di responsabilità da avviare nei confronti di quei soggetti che avrebbero avuto un ruolo nella realizzazione di operazioni con parti correlate, potenzialmente dannose per il patrimonio della compagnia. Oggi sul tavolo del board di FonSai dovrebbe dunque arrivare il lavoro conclusivo degli advisor (Gianni Origoni per gli aspetti legali, PriceWaterhouse per quelli finanziari e Reag per le perizie immobiliari) incaricati di passare in rassegna tali operazioni e di evidenziare possibili profili di responsabilità. ?? dunque lecito attendersi che sulla base di quanto emergerà dall’analisi dei consulenti il cda possa decidere di avviare concretamente le azioni legali. In caso contrario la palla passerebbe all’Isvap, che aveva imposto un termine perentorio per procedere e che in assenza di misure concrete da parte del cda sarebbe pronta a nominare un commissario ad acta incaricato di procedere direttamente alla verifica delle operazioni contestate e alla predisposizione delle azioni legali. L’appuntamento odierno potrebbe dunque sancire l’ennesimo strappo tra la grande maggioranza del consiglio della compagnia e la famiglia Ligresti, che avrebbe direttamente e indirettamente beneficiato delle operazioni finite al centro della denuncia del fondo Amber ai sindaci. Proprio su questo fronte, nella giornata di ieri, il nuovo collegio sindacale, nominato lo scorso 24 aprile, ha pubblicato una nuova relazione integrativa sui fatti contestati dal fondo Usa. Una relazione che, anche alla luce delle informazioni raccolte, non arriva tuttavia a una conclusione, che potrebbe essere invece raggiunta dal cda nel corso della riunione odierna. I sindaci hanno inoltre risposto alla denuncia del socio Finleonardo, che chiedeva lumi sul processo di rivalutazione delle riserve sinistri danni nel corso del 2011, senza tuttavia ravvisare irregolarità. Il tema è finito al centro anche di una richiesta di chiarimenti da parte della Consob, che ha contestato le modalità di iscrizione a bilancio di tale rivalutazioni. Su questo punto, ha tuttavia precisato il collegio, l’ad Emanuele Erbetta relazionerà all’assemblea dei soci in programma domani. Il tema dell’azione di responsabilità non è l’unico argomento che sarà affrontato oggi dal cda di FonSai. Secondo quanto appreso da MFMilano Finanza, il cda dovrebbe anche decidere se presentare un esposto contro ignoti alla magistratura per la trafugamento di documenti aziendali, alcuni dei quali relativi alla trattativa per l’integrazione con il gruppo bolognese. Ieri, intanto, Unipol e Premafin hanno concordato di modificare l’accordo sottoscritto il 29 gennaio scorso nei punti riguardanti la manleva concessa ad amministratori e sindaci (compresi i componenti della famiglia Ligresti) e il diritto di recesso che i soci dissenzienti della holding maturerebbero nell’ambito della fusione a quattro. Le modifiche erano state chiesta a Unipol dalla Consob per concedere l’esenzione dall’opa obbligatoria su Premafin e quella da consolidamento sulla nuova Unipol-FonSai. La manleva è stata così limitata esclusivamente in favore degli amministratori e sindaci di Premafin, FonSai, Milano Assicurazioni e delle rispettive controllate, in carica nel periodo 2007-2011, che non detenessero, direttamente o indirettamente, anche per il tramite di società controllate, azioni Premafin alla data del 29 gennaio. In pratica, la manleva viene esclusa per i Ligresti. Inoltre, in conformità con quanto previsto nel responso Consob, è stato concordato che il diritto di recesso non spetti agli azionisti di riferimento di Premafin e ciò «impregiudicata ogni futura valutazione in merito all’esclusione del diritto di recesso a tutti gli azionisti Premafin nell’ambito della fusione ». La modifica dell’accordo originario, ha spiegato la holding della famiglia Ligresti, è stata assunta al fine di consentire il salvataggio di Premafin e il rafforzamento patrimoniale di Fondiaria-Sai nel più breve tempo possibile nell’interesse prioritario di tutti gli stakeholder. (riproduzione riservata)