di Andrea Di Biase
Sembra ormai in dirittura d’arrivo l’accordo sui concambi relativo al piano di integrazione tra Unipol e Fondiaria-Sai. Dopo l’incontro di ieri presso lo studio Pedersoli con Emanuele Erbetta e Piergiorgio Peluso, rispettivamente ad e dg di FonSai, il numero uno della compagnia bolognese avrebbe sostanzialmente dato il via libera alla proposta di mediazione formulata dalla controparte e oggi dovrebbe pertanto presentarla positivamente al cda di Unipol gruppo finanziario (Ugf), il cui parere sarà dunque determinante. Le parti avrebbero dunque trovato una convergenza attorno a una ripartizione del capitale della società che nascerà dalla fusione che prevede una quota del 61% per Ugf, mentre agli azionisti di minoranza di FonSai, Milano Assicurazioni e Premafin saranno riservati nell’ordine il 27,45%, il 10,7% e lo 0,85%. La proposta avanzata da Erbetta e Peluso conteneva tuttavia alcune assunzioni sulle quali nei giorni scorsi i bolognesi erano apparsi abbastanza freddi. Tra queste c’era, ad esempio, la possibilità di definire meccanismi che consentano ai soli azionisti di minoranza di FonSai e Milano di beneficiare delle eventuali plusvalenze sul patrimonio immobiliare delle due compagnie eccedenti i capital gain stimati nel budget 2012. Assunzione che si basava sul fatto che in fase di due diligence Unipol non avesse stimato l’impatto di tali plusvalenze nella valutazione delle due compagnie del gruppo Ligresti. Ai bolognesi era inoltre stato chiesto l’impegno a che la nuova compagnia non sia tenuta a ricapitalizzare Unipol Banca, nonché un attento monitoraggio durante la negoziazione dei titoli strutturati di Unipol Assicurazioni. La presenza di queste assunzioni nella proposta non rappresenterebbe tuttavia un ostacolo all’approvazione dei concambi da parte del cda di Ugf, anche perché si tratterebbe di meccanismi ancora da definire che diventerebbero oggetto di discussione solo in una fase successiva. Non per niente, alla conclusione dell’incontro nella serata di ieri, Cimbri si è mostrato cauto. «La proposta è un po’ complessa. Oggi ce l’hanno spiegata. ?? semplificabile», ha commentato l’ad di Unipol, che ha rimandato l’ultima parola al cda del gruppo bolognese. Se, come sembra, da Bologna si accenderà il semaforo verde sui concambi, la palla tornerà alla Consob che avrà tutti gli elementi necessari per decidere in merito all’esistenza o meno di un obbligo di opa su Milano Assicurazioni. Per domani si attende invece che l’Antitrust chiuda l’istruttoria e giri all’Isvap il documento di una settantina di pagine con gli impegni presi da Unipol e Mediobanca per la nascita del maxi-polo. L’obiettivo è arrivare al provvedimento finale a fine mese. Nel frattempo le banche, anche quelle straniere, aderenti al consorzio di garanzia per gli aumenti di capitale di Unipol e FonSai hanno esteso la loro disponibilità alla partecipazione al consorzio che scadeva il 31 maggio, confermando così il paracadute all’operazione. Sempre oggi si terranno anche i cda di Fondiaria-Sai e Milano per esaminare un eventuale accordo transattivo con Sinergia e Im.Co, le due holding della famiglia Ligresti per cui la Procura di Milano ha presentato istanza di fallimento. (riproduzione riservata)