L’incertezza, ai giorni nostri, regna sovrana. Gli operatori finanziari trovano difficoltà ad assicurare un efficace risk management e una buona allocazione di portafoglio. E il quadro non è certo alleggerito dal contesto di crisi finanziaria.
I perfezionamenti e la diffusione delle tecniche di modellazione per catturare e gestire le nuove e diverse categorie di rischi saranno il focus delle attività della nuova Cattedra AXA-Bocconi in Teoria del Rischio. La cattedra, intitolata e permanente, è stata istituita grazie alla donazione da parte dell’AXA Research Fund all’Università Bocconi di un fondo di dotazione (endowment) di due milioni di euro. La cattedra è stata assegnata a Massimo Marinacci in riconoscimento del suo lavoro di ricerca nell’ambito della teoria delle decisioni.
“La partnership con AXA Research Fund è una tappa molto significativa della nostra strategia di internazionalizzazione della didattica e della ricerca e si inserisce nel quadro delle attività di fundraising a supporto del Piano Strategico di sviluppo dell’Università,” dice Guido Tabellini, rettore della Bocconi. “Grazie al finanziamento della Cattedra in Teoria del Rischio e all’attività del professor Marinacci, la Bocconi presidierà un campo di ricerca di frontiera e di impatto molto significativo”.
La teoria delle decisioni è un’area dell’economia all’intersezione tra psicologia e statistica e studia le scelte economiche in condizioni di incertezza. “Non forniamo né soluzioni né percentuali,”spiega Marinacci, “ma formalizziamo modelli che chiariscono quali sono le alternative a disposizione dei decisori e come potrebbero gestirle. Poi devono essere loro a scegliere”. Alcuni di questi modelli sono stati utilizzati in diversi campi: da quello ambientale (dove sono state utilizzate per formalizzare il tanto citato, ma concettualmente elusivo, principio di precauzione) alla finanza e assicurazioni (dove, in questi giorni di grande incertezza, possono contribuire alla spiegazione delle scelte di scambio degli intermediari finanziari, altrimenti difficili da spiegare con le tradizionali teorie del rishio), al risk management nelle istituzioni finanziarie e nelle banche centrali.
Grazie a una carriera internazionale e a un solido background di economia e di matematica applicata, Marinacci è una delle personalità più note nella teoria delle decisioni. Insieme a Itzhak Gilboa (Cattedra AXA all’HEC-Paris), Marinacci ha tenuto una invited lecture su questi temi al World Congress of the Econometric Society del 2010, uno dei più prestigiosi meeting del mondo dell’economia. Marinacci è uno dei vincitori dei prestigiosi Advanced Grant dell’European Research Council. Marinacci svolge la sua attività di ricerca al Dipartimento di Scienze delle Decisioni dell’Università Bocconi. Il Dipartimento ha una buona tradizione nella teoria delle decisioni e vanta, nel corpo docente o tra gli alumni, molti dei maggiori specialisti del settore.
Un altro contributo di Marinacci riguarda il rilevante impatto delle emozioni sulle scelte individuali nelle società contemporanee. Tale nuovo approccio propone un modello di scelta che prevede due atteggiamenti nei riguardi delle scelte degli altri: invidia e orgoglio. “Queste emozioni sociali non sono prese sistematicamente in considerazione dalla teoria economica e tuttavia svolgono un ruolo chiave nelle scelte individuali: quando le si inserisce nel modello che analizza le preferenze individuali, esse mostrano un impatto diretto sulle decisioni. Laddove l’atteggiamento prevalente è l’invidia, l’equilibrio sociale farà agio sul conformismo. Dove, invece, prevale l’orgoglio, la scena sarà conquistata dall’anticonformismo e dalla diversificazione dei consumi. Questo modello si applica non solo al livello individuale, ma anche su scala più ampia: le società in cui prevale l’orgoglio presentano ampie differenze nei consumi e nel reddito, mentre il conformismo nelle scelte di consumo è la regola nelle società caratterizzate dall’invidia”, sostiene Marinacci.
Andrea Rossi, amministratore delegato di AXA Assicurazioni e sponsor della Cattedra, ha commentato: “L’incertezza è divenuta la vera protagonista dei nostri tempi: ha impattato con forza il mondo in cui viviamo, generando un forte bisogno di soluzioni ai dubbi che affliggono la società. Abbiamo bisogno di risposte efficaci e autorevoli che ci aiutino a interpretare e capire che cosa sta succedendo, e a prevedere a che cosa andiamo incontro. Il settore privato deve giocare un ruolo chiave nel favorire il progresso della conoscenza in questo ambito, promuovendo la ricerca come investimento per il futuro, in linea con gli impegni nella responsabilità d’impresa. La ricerca sui rischi e la comprensione dei fenomeni che caratterizzano un mondo dinamico e complesso come il nostro fa parte delle sfide di un grande Gruppo come AXA. Crediamo infatti che la conoscenza sia il punto di partenza per poter fare bene il nostro mestiere: studiare i rischi nel lungo periodo per conoscerli e riuscire a gestirli, proteggendo così le persone in ogni fase e situazione della vita”.