Si allungano i tempi di invio all’Unità di informazione
di Cristina Bartelli
Si allungano i tempi per le segnalazioni di operazioni sospette in materia di antiriciclaggio. Nel 2010 anche se i volumi di dati inviati continuano a crescere aumenta il divario temporale in cui la segnalazione di operazione sospette (Sos) viene effettuata dalle sentinelle antiriciclaggio (banche, intermediari, professionisti e operatori non finanziari): «Nel 2010, entro il primo mese dalla data delle operazioni», scrivono i tecnici del ministero dell’economia e del tesoro nella relazione sull’attività antiriciclaggio 2010, che ItaliaOggi è in grado di anticipare, «è pervenuto poco più del 21% delle Sos; entro i primi due mesi è stato superato di poco più il 40% per arrivare al 53% nei primi tre mesi. Quasi un quarto delle Sos è pervenuto dopo più di sei mesi dall’operatività segnalata. È evidente», osservano dal Mineconomia, «come tale tempistica incida negativamente sull’efficacia del sistema di prevenzione». Intanto nel 2010 il flusso delle segnalazioni ricevute dall’Unità di informazione finanziaria (Uif), nel 2010, ha confermato il trend di crescita registrato negli anni passati. L’incremento, rispetto al 2009 è stato del 77,2%. Nel 2010, dunque sono state 37.321 le segnalazioni pervenute all’Uif. Se da un lato nella relazione si osserva che l’ingente numero di segnalazioni consente di arricchire la propria base informativa con giovamento del sistema di prevenzione, dall’altro si evidenzia il non sempre soddisfacente livello qualitativo delle segnalazione. Il motivo? Secondo i tecnici è da ricercare nell’inadeguata segnalazione effettuata dai filtri valutativi utilizzati dagli intermediari e dal fenomeno delle segnalazioni dribbla sanzioni: «Molte segnalazioni», si legge nel documento, «sembrano indotte dal timore di incorrere nelle sanzioni previste per la violazione del relativo obbligo più che da una convinta volontà di collaborare, sulla base di argomenti sospetti». Del flusso pervenuto l’Uif ha adottato d’intesa con gli organi investigativi 34 provvedimenti di sospensione su 180 istanze avanzate dai segnalanti. L’esame del dato relativo alla tipologia di operazioni segnalate evidenzia che il 38,5% delle segnalazioni del 2010 è riferito a operazioni di prelevamento e/o versamento di denaro contante ed è in aumento il numero delle operazioni del settore dei money transfer. Per quanto riguarda la tipologia delle Sos, nella relazione si evidenziano due casi ricorrenti: transazioni finanziarie di ingente ammontare, riconducibili a soggetti operanti nella compravendita di quote previste dalla normativa volta alla riduzione delle emissioni inquinanti (Kyoto Protocol 1) e operazioni ricollegabili a fenomeni di illecito condizionamento degli appalti pubblici, poste in essere da soggetti già indagati nell’ambito di inchieste su reati della specie. Per quanto riguarda le categorie dei segnalanti, oltre a evidenziare per i professionisti una crescita modesta si pone in rilievo le segnalazioni poste dagli operatori del gioco. Nel 2009 erano state 6 gli invii nel 2010 balzano a 34. La tipologia di operatività prevalentemente segnalata consiste nell’acquisto di fiches (casinò) ovvero nella ricarica di conti di gioco (operatori online) con successive richieste di rimborso senza aver giocato oppure con giocate nettamente inferiori all’ammontare del credito acquistato. La relazione dedica, poi, una parte al movimento transfrontaliero dei capitali. In particolare si segnala il rafforzamento dell’attività di prevenzione e controllo per i flussi non ancora storicizzati diretti o provenienti da San Marino e da Città del Vaticano. In quest’ultimo caso sono stati attivati controlli formali per la definizione di procedure finalizzate alla ricezione delle dichiarazioni valutarie e all’implementazione dei controlli con l’avvio di una fase di informazione riguardo all’obbligo di dichiarazione e alla disponibilità della relativa modulistica. Sul fronte flussi la Cina si conferma al primo posto come paese di destinazione, mentre Svizzera, Spagna e Germania si confermano paesi di origine dei flussi non dichiarati. L’importo dei capitali intercettati è stato nel 2010 di 1.157.595 mln di euro mentre nel 2009 era stato di 568.165 euro.