Iscrizioni in ripresa per l’albo dei promotori finanziari, seppur lievemente. Dopo tre anni di trend negativo, che ha visto gli iscritti passare dai 61 mila del 2007 ai 56 mila del 2010, a fine maggio 2011 il numero complessivo dei promotori inclusi nell’albo era di circa 150 unità in più rispetto al 31 dicembre. Un dato che sembra aprire a un’inversione di tendenza, che dovrà essere però confermata a fine anno: solo con lo svolgimento della seconda sessione di esami (prevista nel mese di giugno) e della terza (prevista tra settembre e novembre sulle otto sedi nazionali) sarà possibile capire se la ripresa presenta caratteri strutturali o beneficia «solo» del positivo esito dell’ultima sessione del 2010, che ha fatto registrare un’affluenza sopra la media. Nel complesso, i promotori finanziari realmente in attività sono circa 36 mila. Se ne parlerà oggi a Roma alla sala delle colonne di palazzo Marini, dove a distanza di circa due anni dall’avvio dell’operatività si terrà la presentazione della relazione annuale 2010 di Apf, l’organismo per la tenuta dell’albo dei promotori finanziari. Interverranno tra gli altri il presidente di Apf, Giovanna Giurgola Trazza, e il dg, Joe Capobianco, oltre che il commissario Consob Vittorio Conti. Uno degli aspetti più rilevanti, con riferimento all’analisi della categoria dei promotori finanziari, è il tema del passaggio generazionale: sono quasi 4 mila, su un totale di oltre 9 mila iscritti all’esame, i giovani sotto i 30 anni che complessivamente, nel biennio 2009/2010, si sono iscritti alle prove valutativa di idoneità alla professione. Ciò nonostante, la permanenza nella professione da parte dei giovani che superano la prova ed ottengono un contratto con un intermediario si riduce nella maggioranza dei casi a pochi anni, con alte percentuali di abbandono. Circa il 50%, infatti, lascia l’attività tra il secondo e il terzo anno cosicché, al livello di albo, la presenza di under 30 è limitata al 3%. Eppure la professione attrae i giovani, come dimostrano i dati di affluenza agli esami, che hanno registrato un vero e proprio boom nel 2010. Da rilevare inoltre che circa un terzo dei candidati è in possesso di laurea.
Partendo da queste analisi Apf ha avviato, con il supporto di Abi, Anasf e Assoreti, un progetto volto a identificare le soluzioni necessarie alla valorizzazione della professione e che coinvolga tutte le figure e i ruoli chiave del settore: dai candidati all’esame di idoneità alla professione, ai neo-promotori, ai promotori consolidati, agli intermediari, alle istituzioni.