I siti dei comparatori di assicurazione britannici non rispondono sempre agli obblighi di informazione verso i consumatori: è quanto in sostanza conclude l’indagine della FSA, l’autorità di vigilanza dei mercati finanziari britannici.
Manca chiarezza nella presentazione delle offerte (proposta tipo o offerta determinata in funzione del profilo), ma anche nell’identificazione dei differenti fornitori.
La FSA punta anche il dito sul funzionamento dei comparatori: i questionari proposti per identificare il profilo degli internauti non permetterebbe sempre di verificare che il contratto selezionato corrisponda ai loro bisogni. Senza contare che gli assicurati alla ricerca delle tariffe più basse non forniscono tutte le indicazioni che li riguardano per evitare penalizzazioni di tariffa. Dopo aver analizzato ben 19 comparatori, la FSA ha inviato loro una lettera per sensibilizzarli ai loro obblighi e proporre loro una guida delle buone pratiche.