«Ancora aumenti» è ormai un mantra nel campo delle assicurazioni. Dopo i rincari registrati lo scorso anno, in media del 18%, quest’anno le tariffe per assicurare la propria auto continuano a salire. Secondo i dati dell’Onf (Osservatorio nazionale Federconsumatori), l’incremento medio è del 12%. Crescono in misura maggiore le tariffe per i neopatentati, «con picchi di aumento che superano anche il 25%, così come sono aumentate le tariffe per i cinquantenni (fino al 20% in più)».
Alla luce dei nuovi aumenti registrati quest’anno, «cresce ancora l’impressionante bilancio dei rincari, registrati dal 1994 a oggi, che si attesta a oltre il 186%», affermano Federconsumatori e Adusbef, secondo cui si tratta di «un aumento intollerabile e inspiegabile, a maggior ragione se confrontato con i dati relativi all’incidentalità: quest’ultima, dal 2001 a oggi, è diminuita del 22%; al contrario, le tariffe Rc auto non fanno che aumentare».
Ad aggravare la situazione, inoltre, contribuiscono anche le azioni di disdetta e l’abbandono di intere zone da parte delle compagnie, soprattutto nel Sud.
Infatti, sostengono i consumatori, «sono sempre più numerose le denunce ai nostri sportelli di compagnie assicurative che disdicono i contratti assicurativi senza motivazione alcuna, per poi riproporli con aumenti esagerati, che raggiungono anche il doppio delle tariffe precedenti, spingendo così i contraenti a cambiare compagnia».
Federconsumatori e Adusbef ritengono che queste azioni rappresentino «una violazione dell’obbligo a contrarre, azioni contro le quali sono state già avviate delle vertenze».