Consob non interverrà con nuovi divieti sulle vendite allo scoperto, secondo quanto emerge da ambienti vicini alla commissione di controllo. L’autorità nei giorni scorsi è stata sollecitata da Mediobanca e da altre istituzioni finanziarie a prendere una decisione sulla questione, onde frenare il crollo dei prezzi dei titoli del settore che prosegue ormai da tempo senza una ragione apparente. Certo non hanno aiutato gli aumenti di capitale voluti dalla Banca d’Italia per rafforzare la solidità degli istituti, al punto che sono ora in molti a dare proprio a Mario Draghi le maggiori colpe per la volatilità dei titoli a Piazza Affari. La Consob tuttavia non dovrebbe opporsi a divieti allo short selling qualora la materia fosse regolata in maniera omogenea a livello europeo. L’esperienza passata ha chiarito che interventi unilaterali, come quello deciso dalla Germania, non aiutano a ricreare un clima di stabilità e al contrario possono essere controproducenti per i mercati. La Commissione nel frattempo andrà avanti con l’approccio finora seguito, che punta sul rispetto della regola della consegna a tre giorni delle azioni.