Il Sindacato nazionale agenti segue con attenzione la vicenda di Alberto Cabras e Marco Podda, entrambi agenti in Quartu S. Elena, rispetto ai quali la compagnia ha emanato due provvedimenti di recesso dal contratto di agenzia. Nel caso di Alberto Cabras, la motivazione addotta consiste negli intervenuti limiti di età dell’agente; per quanto riguarda Marco Podda, invece, trattasi di revoca ad nutum. Secondo il Gruppo Agenti Gaa Sai – che sostiene pienamente i propri iscritti e si è reso disponibile a tutelarli nei modi e nelle sedi opportune – per quanto diversi tra loro, i provvedimenti appaiono «assimilabili con riferimento all’intenzione di impostare i rapporti con la Rete secondo criteri che non possiamo non stigmatizzare». Nel caso di Podda, in particolare «le motivazioni addotte appaiono strumentali, prive di fondamento e pretestuose, trattandosi di un professionista serio, onesto e stimato titolare di un’agenzia che ha raggiunto ottimi livelli di redditività». Viene riferito che la riconsegna è stata caratterizzata dall’atteggiamento di alcuni degli incaricati della Sai, addirittura con il rifiuto di porre a verbale le dichiarazioni rese dagli agenti cessanti e con il tentativo di far sottoscrivere il verbale di riconsegna senza avere completato le relative operazioni di verifica in contraddittorio, come previsto dall’accordo A.N.A. 2003.
L’attenzione dello Sna è volta a verificare che nei recessi non possa ravvisarsi il tentativo dell’impresa di colpire colleghi che esercitano il plurimandato, sia pure in modo indiretto.
Si rammenta che la legge 40/2007 impedisce alle compagnie di vincolare gli agenti con legami di esclusiva e che il Sindacato ha presentato un esposto all’Antitrust proprio affinché indaghi che tale legge – volta a consentire lo sviluppo del libero mercato, a beneficio dei consumatori e del sistema in generale – venga pienamente rispettata.