L’indagine realizzata per IKN Italy da BVA DOXA e presentata in anteprima all’Italy Insurance Forum analizza le principali preoccupazioni dei cittadini italiani nel pensare al proprio futuro.
Dalla ricerca, condotta su un campione di 1000 persone rappresentative della popolazione italiana di età compresa tra i 18 ed i 74 anni, emerge che più di metà degli italiani (58%) indica la salute e la perdita dell’autosufficienza (50%) come due tra le proprie principali preoccupazioni e il 49% ci pensa spesso o molto spesso. Tuttavia, la principale strategia sulla gestione del rischio è quella di utilizzo dei propri risparmi (indicata dal 49%).
In caso di eventi catastrofali (principale preoccupazione solo per il 4% degli Italiani) il 25% indica che farà affidamento ai risparmi personali e il 16% addirittura dichiara che farà affidamento ad aiuti statali.
“Le Compagnie Assicurative hanno due grandi sfide rispetto al dare risposte agli Italiani: la prima è di offrire soluzioni alle preoccupazioni rispetto all’autosufficienza che superino il ricorso ai risparmi personali o al patrimonio familiare e la seconda è quella di fare crescere la sensibilità alla protezione rispetto agli eventi catastrofali che tragicamente si ripetono nel nostro Paese. Comunicazione di prodotto (si pensi alla Long Term Care), educazione finanziaria, capacità di una realistica autovalutazione della propria situazione sono alcuni dei territori dove i brand devono continuare a insistere” dichiara Simone Pizzoglio, Partner – Head of Finance BVA DOXA.
Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia dichiara: “ E’ interessante osservare come i macro trend alimentino le nostre preoccupazioni ma allo stesso tempo quanto la popolazione sia più propensa all’”autoassicurazione” che alla stipula di una polizza per potersi proteggere e trasferire i rischi. Tutto questo conferma quello che emerge dal nostro Osservatorio Edufin Index, ovvero la necessità di intraprendere azioni concrete nel campo dell’educazione finanziaria e assicurativa, stante una rilevante parte di italiani al di sotto dei livelli di sufficienza. Occorre quindi uno sforzo congiunto pubblico, privato, media e sistema educativo mirato alle situazioni di fragilità finanziaria, a partire dalla condizione femminile. Senza cognizioni finanziarie e autonomia economica, per le donne non può esservi reale emancipazione. Interpretando la nostra responsabilità sociale d’impresa, come Alleanza siamo impegnati da due anni nello sviluppo di un Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa: per il 2024 abbiamo lanciato il Tour dell’Educazione Finanziaria per rafforzare il dibattito e la consapevolezza su questi temi, con il coinvolgimento delle tante nostre Consulenti, a testimonianza che la finanza può essere interpretata con successo al femminile”.
Educazione finanziaria e assicurativa, sostenibilità generazionale, trasformazione digitale, prevenire (per poter gestire meglio) sono le key-words emerse nei tavoli della prima parte della giornata.
Si è parlato anche della Legge di Bilancio 2024 e dell’obbligo di assicurarsi contro i rischi catastrofali: Roberto Novelli, Responsabile dell’Ufficio Segreteria di Presidenza e del Consiglio IVASS – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, è intervenuto per fare chiarezza in merito alle implicazioni per il settore. Il tema catastrofale ha un ruolo collettivo in quanto impatta sia su persone che su imprese: il costo complessivo di un evento è maggiore nei paesi che tardano a ripartire. La mission principale nel contesto attuale deve essere la protezione degli assicurati, attraverso un sistema sostenibile, e salvaguardare la stabilità delle singole compagnie cercando di lavorare al meglio.
Altro tema è “AI e partnership per proteggere dalle calamità l’Italia che invecchia”, in particolare dell’uso etico dell’AI volto a efficientare la relazione con il cliente e supportare il reperimento dei dati su variabili non popolate per rispondere all’aumento degli eventi catastrofali e all’incertezza macroeconomica.
La collaborazione tra enti pubblici, privati e tecnologie per assicurare il benessere del paziente e colmare così il protection gap è di estrema attualità. Sono in atto, per esempio, nuovi modelli di collaborazione con le assicurazioni da parte degli ospedali, anche se attualmente si tratta di un rapporto complesso, ancora come cliente/fornitore.
Emerge la necessità di sviluppare un rapporto evolutivo tra ospedale di qualità e assicurazioni sia per supportare il paziente, sia per il cost saving.