Sono state 145 operazioni le operazioni di fusioni e acquisizioni (m&a) societarie realizzate nei primi tre mesi dell’anno, per un totale di 5,9 miliardi di euro. Un dato, quest’ultimo, in aumento del 38% rispetto allo stesso periodo del 2023 come emerge dal report «M&A e private equity in Italia», appena pubblicato dalla Rome Business School, che mostra un trend in netta ripresa. Il dato più basso era stato toccato nel 2020, durante la pandemia, con operazioni complessive nei 12 mesi di appena 18,8 miliardi, e ancora lo scorso anno con 20,4 miliardi di fusioni e acquisizioni nell’intero 2023. «Se nel 2020 il calo era stato determinato dal ridursi del numero di operazioni, scese da 673 del 2019 a 553 a causa della frenata imputabile al coronavirus, la riduzione dello scorso anno rispetto al 2022 è stata invece causata da una minor presenza di grandi operazioni di m&a», spiega Francesco Baldi, professore di Finanza Aziendale all’università di Bologna e partner di Gmg Capital.
Anche quest’anno Allianz darà il via al progetto Allianz time with kids, che dal 2018 organizza campi estivi gratuiti per i figli dei dipendenti che frequentano la scuola primaria. L’edizione del 2024 inizierà il prossimo 10 giugno e sarà realizzata nelle sedi principali di Milano e Trieste. I bambini saranno affidati a educatori professionisti, in uno spazio riservato che include alcune aree di lavoro dedicate ai genitori.
Per abbattere le liste di attesa sono necessari investimenti extra e mirati, senza che vengano impegnate risorse dal Fondo sanitario nazionale già destinate ad altre voci. In attesa di conoscere i dettagli del decreto del ministro della Salute Orazio Schillaci atteso in consiglio dei ministri il 3 giugno i sindacati di medici e infermieri tornano a sollevare il problema delle coperture finanziarie del provvedimento di cui circolano le prime bozze. Per il sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed «il problema principale» è che nella bozza «non sono indicate le coperture finanziarie. Speriamo e chiediamo che i fondi non vengano presi dal Fondo sanitario nazionale – auspica il segretario del sindacato Pierino Di Silverio – perché il calderone è sempre lo stesso e senza ulteriori investimenti non si farà altro che utilizzare somme già previste e destinate ad altro». Servono quindi «investimenti extra Fondo sanitario che siano specificamente destinati alle liste di attesa».