Il trust è un particolare istituto giuridico in forza del quale un soggetto (il disponente) trasferisce la titolarità di beni e diritti in favore di un altro soggetto (il trustee), il quale sarà tenuto ad amministrarli secondo le disposizioni ritraibili dall’atto istitutivo del trust e, in ogni caso, nell’interesse di determinati soggetti (i beneficiari) o per realizzare un determinato scopo. Tra le differenti forme nelle quali un trust può essere istituito, peculiare è quella denominata come trust autodestinato. Trattasi, in termini molto semplici, di una tipologia di trust nel quale il disponente – oltre ad essere il soggetto che dà vita al trust, istituendolo – è anche colui nell’interesse del quale sono adempiute le obbligazioni e sono gestiti i beni e i diritti oggetto del fondo in trust; dunque, è un trust ove la figura del disponente e quella del beneficiario convergono nella medesima persona.
È uno dei percorsi a tappe tra i più importanti del calendario finanziario quello dei lavori sulla Strategia per gli investitori al dettaglio (RIS): un trilogo -formato da Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo- avviato per aumentare la partecipazione ai mercati dei capitali e che andrà a incidere su tutte le Direttive esistenti inerenti agli ambiti finanziario e assicurativo. L’obiettivo comune è sempre stato quello di garantire un quadro moderno, semplificato, più trasparente e coerente tra i settori assicurativo e finanziario, che incoraggi risultati di mercato migliori e più equi e crei le condizioni necessarie per sottoporre ai cittadini prodotti adatti alle proprie esigenze e consentire loro di comprendere meglio la consulenza che ricevono. Ma le regole del gioco sono ancora da ultimare.