Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
I conti del primo trimestre 2024 di Generali Assicurazioni sono andati meglio delle attese degli analisti con l’utile netto del gruppo assicurativo che si è attestato a 1,12 miliardi di euro. Un dato che in calo del 9% rispetto al primo trimestre del 2023 che aveva però beneficiato di una componente straordinaria (193 milioni al netto delle imposte) per la cessione di un complesso immobiliare a Londra. L’altra notizia arrivata ieri è che, almeno per ora, in Generali non c’è più spazio per ulteriori operazioni di fusione e acquisizioni (m&a) dopo che saranno chiuse le operazioni di buyback: quello da 300 milioni, che partirà oggi, funzionale all’esecuzione del piano di incentivazione a lungo termine del gruppo 2023-2025 e l’altro buyback da 500 milioni, approvato dai soci ad aprile e è ora in fase di approvazione da parte del regolatore Ivass.
Julius Baer incassa l’ultimo dividendo dalla controllata Kairos. La sgr fondata da Guido Maria Brera, Rocco Bove e Massimo Trabattoni è stata venduta alla fine dell’anno scorso ad Anima per un corrispettivo di 20-25 milioni. L’operazione, una delle più significative nel processo di consolidamento del wealth management tricolore, è stata finalizzata proprio nei giorni scorsi. Prima del passaggio di proprietà però l’ex azionista di maggioranza si è staccato una cedola straordinaria da circa 3,25 milioni di euro su un monte dividendi complessivo di 5 milioni, attingendo alle riserve di utili degli esercizi precedenti. Il 2023 infatti si è chiuso ancora in perdita per 1,2 milioni, seppure in miglioramento rispetto al rosso da quasi 9 milioni dell’esercizio precedente.
Il gruppo riassicurativo elvetico Swiss Re, durante la presentazione dei risultati del primo trimestre 2024 (chiuso con un utile netto di 1,1 miliardi di dollari, un roe del 21,3%, e una raccolta premi di 11,67 miliardi di dollari) ha annunciato l’intenzione di abbandonare il business legato a IptiQ. Si tratta della piattaforma digitale e provider di assicurazioni white-label del gruppo riassicurativo. Cosa succederà a questo punto a Prima Assicurazioni che sta continuando a registrare volumi di business in crescita e che, tra l’altro, proprio in questi mesi aveva avviato una riflessione per un aumento di capitale funzionale ad un’ulteriore crescita all’estero?
Le banche europee dovrebbero essere più attente alla capacità di rimborso dei debitori nelle erogazioni di mutui, secondo la Bce. Inoltre gli istituti dovrebbero avere più informazioni su garanzie e certificazioni energetiche delle case. Nel complesso, secondo la banca centrale, ci sono «carenze» da parte degli istituti ma i rischi del settore immobiliare residenziale sono «gestibili». È quanto emerso da un’indagine della Bce su 37 banche e 1.400 miliardi di mutui (il 40% dei prestiti per abitazioni nell’Eurozona e il 10% dei crediti totali).
Voto unanime sul bilancio fra i soci di Holmo, la holding che, partecipata da diverse cooperative, detiene il 6,66% di Unipol, che controlla l’omonimo gruppo delle assicurazioni. Qualche giorno fa a Bologna il presidente Carlo Zini ha guidato l’assemblea che doveva approvare il bilancio 2023 che si è chiuso con un utile di 37,5 milioni (mandato a riserva interamente) rispetto a 7,9 milioni del 2022. Questo è stato frutto sia dell’incasso della cedola Unipol sia, soprattutto, della rivalutazione di 25,5 milioni intervenuta sulla stessa partecipazione, avendo preso a riferimento il valore medio delle quotazioni del titolo Unipol di dicembre, pari a 5,2 euro ad azione.
Da uno studio condotto a fine 2023 emerge poi «che nel 2022 le assicurazioni italiane hanno investito sui mercati azionari le riserve del ramo vita (900 miliardi) per circa il 5% del totale a disposizione, contro oltre il 20% delle altre compagnie europee. Sempre secondo lo studio i fondi pensione italiani gestiscono risparmi per oltre 170 miliardi con un’asset allocation azionaria di oltre il 26%, in linea con gli altri fondi pensione europei. Tuttavia, solo il 3% circa è investito sul mercato italiano, il resto sui listini stranieri. Di fatto, i lavoratori italiani finanziano le società estere che poi fanno concorrenza alle nostre. Al contempo, le casse di previdenza gestiscono altri 100 miliardi circa, di cui la componente azionaria è pari al 18%, ma gli investimenti effettuati in borsa in Italia sono solo il 6%».
- Axa Italia
Rinnovata per altri tre anni la Research Lab on Gender Equality con l’Università Bocconi.
- Anima
Avvia un programma di acquisto azioni proprie per un massimo di 40 milioni.
Diventa definitivo il sequestro preventivo sulla polizza vita sottoscritta dai fratelli soci della srl indagate per il mancato pagamento dei tributi nell’ambito dell’attività produttiva. Nelle società a ristretta base, in cui i soci sono pochi e legati da vincoli di parentela, la persona fisica titolare delle quote sociali trae direttamente il profitto che deriva dall’incremento patrimoniale dell’ente per effetto del mancato pagamento delle imposte, vale a dire il profitto del reato. Insomma: il sequestro delle risorse finanziarie che si possono rinvenire direttamente in capo ai soci è finalizzato alla confisca diretta sul profitto del reato e ha natura obbligatoria. Così la Corte di cassazione penale, sez. terza, nella sentenza n. 16883 del 23/04/2024.
Valutazione d’impatto privacy d’obbligo per le ricerche mediche condotte senza consenso del paziente. È quanto prescrive il Garante della privacy con il provvedimento n. 298 del 9/5/2024, con cui l’autorità attua il decreto-legge n. 19/2024 (articolo 44, comma 1-bis) su Pnrr. Questa norma è stata accolta con favore dagli operatori del settore perché ha eliminato un passaggio burocratico nei casi di ricerche mediche che coinvolgono pazienti deceduti o non contattabili. Si tratta delle ipotesi in cui l’articolo 110-bis del codice della privacy autorizza lo svolgimento delle ricerche mediche senza consenso degli interessati, considerato che, per particolari ragioni, risulta impossibile informare gli stessi o tale obbligo implica sforzi sproporzionati oppure si rischia di pregiudicare gravemente i risultati dello studio.
Maggiore è il rischio di causare danni alla società usando il sistema di intelligenza artificiale, più severe saranno le regole e anche le sanzioni. Questo il principio su cui si fonda il regolamento sull’IA (il primo del genere al mondo) approvato ieri definitivamente dal Consiglio dell’Unione Europea, dopo l’ok della Commissione e del Parlamento. Nei prossimi giorni si attende la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE e la sua entrata in vigore il ventesimo giorno successivo. Occorrerà però attendere ben due anni per vedere applicabili le nuove regole con l’eccezione di quelle che prevedono dei divieti (per esempio l’utilizzo di sistemi di AI per creare un profilo sociale delle persone) per le quali l’applicazione è prevista dopo soli sei mesi. La nuova legge mira a promuovere lo sviluppo e l’adozione di questi sistemi in modo sicuro, affidabile e nel rispetto dell’uomo (devono essere antropocentrici).
I più importanti marchi italiani aumentano nel 2023 il loro valore e raggiungono la soglia dei 191 miliardi di euro, su del 9%. Fanno meglio dei concorrenti francesi (+7%), tedeschi (+5%) e britannici (stabili). Lo sviluppo del made in Italy, ancora una volta, è sostenuto dal comparto dell’abbigliamento (e in particolare dal lusso) che si conferma il settore con il numero maggiore di brand presenti nella classifica Brand Finance Italy 100 2024. Il valore complessivo dei 20 brand selezionati dal mondo dell’abbigliamento supera il 25% del valore complessivo della classifica (pari a 48,5 miliardi di euro per le griffe). A supporto della produzione tricolore ci sono anche, nell’ordine, assicurazioni&banche che, con 17 marchi e un valore complessivo pari a 37,7 miliardi di euro, superano il 20% del valore della classifica. Seguono automotive e utility.
L’Autorita Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per 2,5 milioni di euro Intesa Sanpaolo Rbm salute (assicurazione sanitaria) e per 1 milione di euro Previmedical servizi. L’Antitrust ha riscontrato ritardi nella definizione delle pratiche e rigetti non giustificati.
I danni provocati dalle scosse di lunedì sera hanno costretto anche quarantasei famiglie — circa centocinquanta persone — a lasciare le proprie abitazioni, in attesa delle verifiche sulla staticità degli edifici (in totale sono 780 le richieste giunte ai tecnici del Comune). Ieri gli sfollati sono stati ospitati al Palatroncone, la struttura sportiva di Monteruscello trasformata in centro di accoglienza dove già l’altra notte hanno dormito alcune persone decise a non rientrare a casa. Sono rimaste invece vuote le tende, ognuna con una dozzina di posti letto, allestite in cinque punti della cittadina flegrea. In ogni caso per ora non saranno smontate. Se ne riparlerà se ci saranno segnali concreti per ipotizzare il ritorno alla normalità.
La cintura di sicurezza in aereo diventerà obbligatoria in ogni momento, come sul bus o in auto? Si vedrà, ma certo durante la devastante turbolenza che ieri ha travolto il volo SQ321 della Singapore Airlines, alcuni senza cintura a bordo sono rimasti gravemente feriti. Mentre Geoff Kitchen, pensionato inglese di 73 anni, è morto «probabilmente per un infarto», secondo le prime ricostruzioni delle autorità thailandesi. Lo shock è stato enorme. Nessuna avvisaglia, o quasi. Inizialmente, solo una piccola scossa, secondo alcuni testimoni. I due piloti e i 16 assistenti di volo della Singapore Airlines non hanno motivo di richiamare i 211 passeggeri (soprattutto britannici e australiani, nessun italiano) a indossare le cinture. Ma all’improvviso, il terrore. Mentre l’aereo partito da Londra Heathrow lunedì alle 22.30 locali sorvola il Myanmar, ecco una sconvolgente turbolenza.
Costituisce una semplice garanzia e non è soggetta all’imposta sulle assicurazioni la prestazione che una società appartenente a un primario gruppo automobilistico mondiale effettua a favore di alcuni concessionari che discrezionalmente inseriscono questo pacchetto nella vendita di determinati veicoli usati. È questa la risposta a interpello 110 di ieri. L’istante gestisce nell’ambito di un gruppo automobilistico le garanzie connesse a guasti meccanici e/o elettrici riscontrati sui veicoli usati venduti. Tali garanzie sono valutate discrezionalmente dal concessionario.
I canali digitali sono diventati una componente fondamentale dell’esperienza complessiva di acquisto e servizio di assicurazione auto. Lo studio J.D. Power 2024 U.S. Insurance Digital Experience Study ha valutato le esperienze digitali dei consumatori degli acquirenti di assicurazioni per danni/incidenti. La soddisfazione complessiva dei clienti per l’esperienza di acquisto digitale dell’assicuratore P/C è di 516 (su una scala di 1.000 punti), in calo di cinque punti rispetto all’anno scorso. Più della metà (53%) dei compratori che acquistano per la prima volta iniziano le relazioni con i fornitori di assicurazioni auto attraverso i canali digitali, rispetto al 29% attraverso gli agenti e al 18% attraverso i call center. Il digitale è la prima scelta per il 42% dei clienti che hanno deciso di passare al digitale e per il 46% dei clienti che hanno mantenuto il proprio cliente. I punteggi complessivi di soddisfazione dei clienti sono notevolmente più elevati quando i clienti utilizzano il sito web del loro assicuratore o i metodi di contatto digitale assistiti.