Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Unicredit ha ufficializzato la nomina di Alessandro Santoliquido a capo del suo business assicurativo paneuropeo a partire dal 1° luglio. Come anticipato da MF-Milano Finanza sabato 18 maggio, il manager sarà responsabile dell’implementazione delle strategie assicurative del gruppo bancario guidato da Andrea Orcel. Quella dell’insurance è un’area su cui Unicredit è intenzionata a puntare per diversificare i flussi di commissioni. L’ipotesi è di internalizzare il business oggi condiviso con altri partner tramite joint venture, con i francesi di Cnp Assurances in particolare, ma anche con Allianz
Per essere competitive sul mercato le società finanziarie italiane (quindi banche, assicurazioni e asset manager) non possono perdere il treno dell’innovazione. È quanto emerge Financial Services Strategic Outlook 2024, realizzato dalla società di consulenza EY in collaborazione con Swg. Vi emerge che l’85% dei ceo punta a migliorare le capacità tecnologiche dell’azienda nei prossimi 12 mesi, mentre il 50% del campione mira a rinnovare l’offerta di prodotti e servizi. Per farlo la via maestra, secondo il 58% del campione, sarà quella della crescita interna, anche se non pochi top manager (il restante 42%) sta valutando opportunità di acquisizioni per estendere o diversificare il proprio business. «Il 77% degli intervistati dichiara che le iniziative di sostenibilità sono già parte integrante delle priorità di investimento aziendale e il principale ambito di sviluppo è quello legato all’innovazione e alle tecnologie», commenta Stefano Battista, financial services leader di EY in Italia. «Particolare attenzione viene posta all’intelligenza artificiale e alle sue applicazioni, considerate dal 73% dei manager una forza positiva e un potenziale punto di svolta nei processi di trasformazione del business e dell’operatività aziendale».
Il settore manifatturiero italiano si appresta a chiudere un ciclo post-Covid da record, con un fatturato che quest’anno dovrebbe toccare i 1.160 miliardi di euro, in crescita di 250 miliardi rispetto al 2019. Secondo il 105° Rapporto Analisi dei Settori Industriali Intesa Sanpaolo elaborato insieme a Prometeia, soprattutto la seconda parte dell’anno (+0,6% in tutto il 2024) sarà più dinamica e dovrebbe recuperare parte di quanto perso nel 2023 (-2,1%). Per una spinta più visibile bisognerà aspettare il prossimo biennio (2025-26), quando il fatturato in media crescerà dell’1,2% all’anno grazie agli stimoli del Pnrr, mentre si fermerà al +1% nell’orizzonte al 2028.
Se è vero che la evoluzione degli stili di vita e i progressi della medicina favoriscono
una «longevità attiva» è però altrettanto vero che l’invecchiamento progressivo della
popolazione italiana si collega con l’incremento delle malattie cronico degenerative. Diviene allora sempre più importante che nell’articolato sistema sanitario italiano si rafforzino anche le forme di sanità integrativa collettiva e si diffondano maggiormente assicurazioni sanitarie individuali. Sul tema si è espressa anche Ania che ipotizza un modello più simile a quello da qualche anno in vigore in Germania, nel quale l’adesione al sistema di protezione long-term care (LTC) è obbligatoria e viene costituito un Fondo nazionale, con una governance pubblicaprivata, che determinerebbe su scala generale modalità di contribuzione (in percentuale delle retribuzioni) e differenti livelli di prestazioni, in funzione della gravità della non autosufficienza. Inoltre, il Fondo potrebbe offrire riassicurazione ai fondi integrativi di categoria già esistenti, garantendo una maggiore diversificazione dei rischi e la possibilità di livelli differenziati di copertura.
È stato pubblicato lo scorso 1 marzo in Gazzetta Ufficiale il Regolamento attuativo del Ministro delle Imprese e del Made in Italy di concerto con il Ministro della Salute e
del Ministro dell’Economia e delle Finanze (D.M. 15 dicembre 2023, n. 232) della Legge Gelli-Bianco (Legge n. 24 dell’8 marzo 2017). La norma, entrata in vigore il 16 marzo scorso, fissa i requisiti minimi delle polizze assicurative per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e per gli esercenti le professioni sanitarie e i requisiti minimi di garanzia definiti con precisione per singolo sinistro e per anno, differenziati per
le diverse classi di rischio in base alle attività svolte dalle strutture e dai singoli professionisti, tenendo conto di attività invasive come la chirurgia, l’ortopedia, l’anestesiologia e l’assistenza al parto. Si prevede ancora la possibilità dei pazienti di agire per il risarcimento danni direttamente nei confronti della Compagnia assicurativa della struttura sanitaria danneggiante e delle strutture di non avvalersi di compagne assicurative ma di adottare l’assunzione diretta del rischio.
Una delle frontiere di sviluppo del mercato assicurativo è rappresentato dalle polizze parametriche (o index-based) a cui si guarda con particolare interesse per i vantaggi costituiti dalla semplicità della polizza e dalla rapidità nella determinazione dell’indennizzo. Di che cosa si tratta? Come evidenziato sul sito dell’Ania, la polizza parametrica è una copertura assicurativa che prevede, in caso di sinistro, un risarcimento stabilito a priori. Guardando al futuro, le polizze parametriche verranno sempre più considerate non come una soluzione alternativa a quelle tradizionali, ma come una loro integrazione per garantire
un livello di copertura quanto più alto e completo possibile. Un’altra opzione, già oggi particolarmente popolare, sono le polizze ibride, in cui la compensazione scatta quando si
verificano i parametri prestabiliti e, contemporaneamente, vengono rilevati danni.
La Provincia risponde dell’incidente automobilistico se non segnala la strada sdrucciolevole con il cartello ad hoc. Sbaglia la Corte d’appello a mandare assolto l’ente proprietario dell’infrastruttura, la cui responsabilità da custodia ha natura oggettiva: secondo il consulente tecnico d’ufficio il conducente adotta le cautele di guida normalmente esigibili, mentre l’asfalto, causa pioggia, è più scivoloso del dovuto. Insomma: il giudice di secondo grado non verifica se la condotta di guida è imprudente e se e quanto impatta sulla prova del caso fortuito che la Provincia deve fornire per essere esonerata dal risarcimento, verificando l’eventuale colpa esclusiva o concorrente del guidatore. Così la Cassazione civile, sez. 3, ordinanza 13921 del 20/5/2024.
Via libera, dai rispettivi cda, alla fusione per incorporazione di Genertellife in Alleanza assicurazioni. L’obiettivo, ha spiegato il gruppo Generali, è «rispondere al meglio al mutato contesto macroeconomico nell’ambito del complessivo progetto di razionalizzazione di Generali Country Italia». È previsto che l’operazione abbia efficacia dal 1° gennaio 2025 dopo avere ottenuto le autorizzazioni di vigilanza.
«Un giorno di vergogna per lo Stato britannico» Così il primo ministro Rishi Sunak, in un discorso in parlamento, ha riassunto i risultati di un’inchiesta sul caso di oltre 30 mila cittadini del Regno Unito che ricevettero trasfusioni di sangue infetto con il virus dell’Aids e con epatite C fra il 1970 e il 1991. La causa fu una contaminazione del sangue utilizzato per le trasfusioni. Da allora 3 mila delle persone che hanno ricevuto il sangue infetto sono morte. E l’inchiesta ha rivelato che le autorità sanitarie e il governo fecero di tutto per tenerlo nascosto. «È stato un insabbiamento», ha ammesso Sunak alla camera dei Comuni. Ci è voluta un’indagine di 5 anni per fare venire alla luce la verità.
A partire dalle spese «sostenute» dal 1° gennaio del 2024 in poi, tutte le detrazioni per i bonus edilizi devono essere ripartite nelle dichiarazioni dei redditi in dieci quote annuali di pari importo. Come prima, invece, in caso di cessione o di «sconto in fattura» dei relativi crediti, se ancora possibili, questi sono utilizzabili in compensazione con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione, tranne per il superbonus, per il quale la ripartizione del credito rimane in quattro anni (era cinque anni fino al 31 dicembre 2021), oltre che per la detrazione al 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per il sisma bonus ordinario (comprensivo del sismabonus acquisti), per i quali la ripartizione del credito rimane in cinque anni. Sono queste le conseguenze del nuovo articolo 4-bis, comma 4, del decreto legge 29 marzo 2024, n. 39, approvato dal Senato e in discussione alla Camera, nell’ambito della conversione in legge del decreto.
Continua la crescita della spesa per la Sanità digitale: nel 2023 è stata pari a 2,2 miliardi di euro, un + 22% rispetto al 2022. La cybersecurity si conferma, come l’anno scorso, il primo ambito di investimenti, fondamentali anche la cartella clinica elettronica (Cce) e i sistemi di integrazione con sistemi regionali e/o nazionali. Stabili sostanzialemente i tassi di utilizzo della telemedicina e del Fascicolo santario elettronico (Fse). Questi i risultati della ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano che saranno presentati giovedì al convegno “Sanità Digitale: Trasformare il presente per un futuro sostenibile”. Si tratta di dati in linea con l’anno scorso, manca infatti la spinta che dovrebbe essere portata dal Pnrr e non sono ancora entrate in funzione le nuove piattaforme regionali.