Il Caso

Autore: Luca Cadamuro
ASSINEWS 364 – Giugno 2024

Se il fatto è considerato dalla legge come reato e se per il reato è stabilita una prescrizione più lunga, questa si applica anche all’azione civile. Ma a quali condizioni?

1. Il caso 

Nel 2019, Tizio conveniva in giudizio Caio e la compagnia assicurativa Alfa al fine di ottenere la condanna al risarcimento dei danni patiti a seguito del sinistro stradale verificatosi nel corso del 2013. Nello specifico, Caio riferisce il giorno del sinistro stava viaggiando come terzo trasportato a bordo del proprio furgone, nell’occasione condotto da Caio. Improvvisamente, Caio perdeva il controllo del mezzo a causa della presenza di terriccio presente sul manto stradale. In esito all’evento, Tizio riportava gravissime lesioni. Il fatto di cui sopra veniva, precedentemente, confermato anche dal giudice penale che, chiamato a conoscere della violazione di cui all’art. 186 c.d.s. (guida sotto l’influenza dell’alcool), accertava, incidentalmente, anche la qualità di terzo trasportato di Tizio. Con l’atto di citazione, Tizio chiedeva di accertare la responsabilità esclusiva di Caio nella causazione dell’evento e, in conseguenza di ciò, di condannare la compagnia assicurativa Alfa e il conducente Caio al ristoro di tutti i danni patiti. Si costituiva in giudizio la compagnia assicurativa che, tra le varie eccezioni, sollevava, preliminar mente, anche l’intervenuta prescrizione del diritto di Caio.

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