di Daniele Bussola

Con la parola “Insurtech”, nata dall’unione dei termini “Insurance” e “Technology”, si indicano i processi di innovazione tecnologica che riguardano tutti i comparti del settore assicurativo.

Grazie all’insurtech le compagnie assicurative potranno:

  • personalizzare in modo più efficiente ed efficace l’offerta nei confronti dei clienti;
  • predisporre ed attuare nuovi modelli di business;
  • collaborare con altre aziende, spesso startup, per raccogliere, analizzare e conservare i dati.

La terza edizione del report nato dalla collaborazione tra l’Italian Insurtech Association (IIA) ed EY (precedentemente noto come Ernst & Young) è stato denominato “Digital disruption: l’impatto delle tecnologie emergenti sul settore assicurativo”. L’obiettivo è stato quello di indagare e monitorare il percorso di innovazione delle assicurazioni in Italia.

Nell’analizzare lo stato attuale del settore assicurativo a livello mondiale bisogna anche prendere in considerazione le attuali condizioni economiche e politiche.

Ad esempio, la guerra in Ucraina ha causato un aumento dei rischi e dei sinistri che, secondo S&P Global, ammonterebbero a circa 35 miliardi di dollari e il nuovo contesto inflazionistico ha generato nuove sfide per gli assicuratori che devono fronteggiare l’aumento dei costi.

Nel 2023 in Italia erano presenti 109 startup insurtech che hanno raccolto 25 milioni di euro e i premi delle polizze full digital hanno superato i 15 milioni.

Ma manca ancora la redditività. Secondo i dati dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, solo il 24% delle startup insurtech ha raggiunto il break-even, ovvero il pareggio tra entrate e uscite.

Bisogna anche sottolineare che il numero di startup create nel 2023 sono state 10, la previsione era di 100. Secondo l’IIA questo dato evidenzia un’enorme arretratezza soprattutto rispetto agli altri Paesi europei.

Principali trend tecnologici

Alcuni tra i principali trend tecnologici che si stanno affermando sono:

  • Progressi nell’intelligenza artificiale e nell’apprendimento automatico per la previsione dei rischi potenziali, per aiutare i sottoscrittori a prendere decisioni più informate e per aumentare l’efficacia nella gestione dei reclami e nel servizio ai clienti.
  • Utilizzo di piattaforme no-code che non richiedono capacità di programmazione permettendo così di creare applicazioni personalizzate e automatizzare efficacemente i flussi di lavoro senza aspettare i tradizionali cicli di sviluppo.
  • La Blockchain utilizzata per archiviare e gestire in modo sicuro le polizze, ma anche per semplificare i processi.
  • Polizze personalizzate grazie ai dispositivi Internet of Things (IoT) che possono essere impiegati per raccogliere dati in tempo reale da fonti differenti (sensori, fotocamere, dispositivi domestici intelligenti, …) in modo da poter utilizzare informazioni sul comportamento degli assicurati, sui potenziali pericoli e sulla valutazione dei danni alla proprietà per una copertura che meglio si adatta ai bisogni dei clienti e all’effettivo utilizzo.
  • Piattaforme di Digital Experience e Digital Engagement. Le Compagnie utilizzano sempre di più le piattaforme digitali per mettersi in contatto con nuovi clienti anche sfruttando più canali.

Sempre facendo riferimento al report “Digital disruption: l’impatto delle tecnologie emergenti sul settore assicurativo” si segnalano alcune tecnologie emergenti:

  • L’Intelligent Automation. Una combinazione di tecnologie di automazione per ottimizzare ed efficientare i processi aziendali.
  • L’Intelligenza Artificiale Generativa. Un campo dell’Intelligenza Artificiale che si occupa della creazione di sistemi in grado di generare contenuti originali e creativi, come testi, immagini, suoni e video.
  • L’Internet of Things. Una rete di dispositivi fisici dotati di sensori e/o attuatori e di software in grado di interagire fra loro e con sistemi esterni tramite una connessione internet.
  • La Blockchain. Una tecnologia che permette la creazione e la gestione di un grande database strutturato sotto forma di una catena di blocchi ciascuno dei quali contiene una serie di informazioni. Nei database creati e gestiti con la tecnologia blockchain le informazioni non possono essere modificate dopo che il blocco che le contiene viene aggiunto alla catena. Ogni volta che si aggiungono nuove informazioni non vengono modificati i blocchi già esistenti, ma si crea un nuovo blocco. Questa tecnologia consente perciò di avere archivi non modificabili e dunque protetti da possibili tentativi di manipolazione dei dati, contratti smart e maggiore velocità e sicurezza nella gestione e verifica delle informazioni.

Bisogna anche ricordare che l’intelligenza artificiale, applicata a molti dei dispositivi che usiamo quotidianamente, consente di registrare ed immagazzinare informazioni fondamentali anche per anticipare eventuali rischi.

Se si possono prevedere un numero maggiore di rischi e tali rischi possono essere previsti in modo sempre più preciso, allora il mondo delle assicurazioni è destinato a cambiare:

  • meno burocrazia;
  • meno moduli da compilare;
  • più velocità nello scambio delle informazioni;
  • meno tempo per emettere una polizza o per pagare una prestazione.

Nuove tipologie di polizze

Oggi si creano ed emettono ancora polizze RC Auto basandosi sul tipo di auto e sul profilo del conducente, ma con l’arrivo delle macchine con guida autonoma non sarà più così.

Anche la sharing mobility porterà delle evoluzioni come, ad esempio, l’assicurazione auto o del motorino che potranno essere condivise con le altre persone che utilizzano il mezzo o attivate solamente per il tempo di utilizzo (Pay Per Use).

Ma questo sarà possibile solo con una tecnologia che consenta lo scambio di enormi quantità di dati praticamente in tempo reale (Big Data).

Nel mondo i principali investimenti in insurtech si stanno concentrando sull’healthtech con cifre superiori ai 2 miliardi di dollari.  In Italia ci si aspetta che la penetrazione di polizze digitali nel segmento salute possa arrivare nel 2030 al 7% del mercato per un totale di 1,8 milioni di soggetti assicurati.

Si stanno diffondendo, ad esempio, le polizze parametriche che prevedono il diritto ad ottenere un risarcimento al verificarsi di un evento che è già stato stabilito in polizza al momento della sottoscrizione, a prescindere dal danno reale che si è verificato.

Il sinistro, il cui verificarsi provoca l’indennizzo da parte della compagnia assicurativa, è legato a determinati parametri ben definiti come ad esempio:

  • la caduta di un certo numero di centimetri di pioggia o di grandine;
  • l’assenza di un numero sufficiente di giornate di sole;
  • un dato numero di giorni di siccità;
  • l’assenza di energia elettrica per più di x ore;
  • la mancanza della neve in un determinato periodo.

In tutti questi casi per la creazione, l’emissione e la gestione delle polizze bisogna disporre di un’elevata mole di dati e di sistemi in grado di analizzarli ed elaborarli.

L’esperienza di acquisto di un’assicurazione diventerà più veloce. Attraverso algoritmi basati sull’intelligenza artificiale si conosceranno sufficienti informazioni sul comportamento delle persone che consentiranno di creare profili di rischio che ridurranno a pochi minuti il tempo necessario per l’acquisto di una polizza assicurativa.

Evoluzioni in corso

Secondo Simone Ranucci Brandimarte, Presidente IIA, nel 2024 nel mercato insurtech assisteremo a diverse evoluzioni:

1) Centralità delle competenze e boom dell’offerta formativa

Le Compagnie assicurative stanno investendo nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti e nuove figure professionali emergeranno come, ad esempio, esperti di dati, analisti dei rischi cibernetici e specialisti in intelligenza artificiale.

2) Sviluppo dell’embedded insurance

Le polizze assicurative saranno integrate direttamente in prodotti e servizi. Aumento costante di aziende non assicurative che incorporeranno e distribuiranno polizze semplificando il processo di acquisto e offrendo una copertura più personalizzata e immediata.

3) Sviluppo dell’ecosistema casa

Le Compagnie assicurative collaboreranno con fornitori di tecnologie smart per offrire soluzioni integrate, che vanno dalla sicurezza domestica alla gestione energetica, creando un ambiente abitativo più sicuro e sostenibile.

4) Aumento degli investimenti in tecnologia e innovazione

Le Compagnie assicurative saranno sempre più incentivate a collaborare con startup e fornitori di tecnologia per rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione.

5) Sviluppo del ramo health

Le offerte assicurative sanitarie integreranno tecnologie indossabili, l’analisi dei dati biometrici e le app per la salute promuovendo, così, stili di vita sani e riducendo i costi legati alle cure mediche.

6) Sviluppo delle coperture assicurative per fronteggiare il cambiamento climatico

L’aumento degli eventi climatici estremi stanno spingendo le Compagnie assicurative a rivedere le loro strategie di copertura. L’uso di dati satellitari, dei modelli climatici avanzati e dell’intelligenza artificiale consentirà di valutare in modo più accurato i rischi climatici e a fornire soluzioni su misura per individui, imprese e comunità.

7) Reti di agenti e piccoli broker attivi nell’adottare soluzioni tecnologiche

Anche gli agenti assicurativi e i piccoli broker saranno sempre più attivi negli investimenti in nuove tecnologie per continuare a operare in modo profittevole.

8) Educazione del cliente finale

La leva fondamentale per far crescere il mercato assicurativo in un Paese fortemente sotto assicurato e formare il cliente finale, il consumatore.

9) Impatto dell’intelligenza artificiale

L’impatto dell’IA sarà dirompente soprattutto nella parte dell’automazione dei processi per ridurre i tempi di elaborazione e nella definizione dell’offerta attraverso l’analisi di un maggior numero di dati che consente di puntare a target più precisi personalizzando, di conseguenza, l’offerta.

10) Consolidamento del settore: compagnie, brokers, agenti, tech companies

Sviluppare sinergie tra tutti gli stakeholder coinvolti è l’unico modo per creare un’economia di scala e non perdere la possibilità di accedere al cambiamento tecnologico.

Considerazioni finali

Secondo Sauro Mostarda, CEO di Lokky, il 2024 si preannuncia come un anno di trasformazione e crescita per il settore insurtech, con la tecnologia, la sicurezza e la sostenibilità al centro delle strategie aziendali.

L’insurtech sta cambiando profondamente i processi aziendali anche per far fronte a clienti meno fedeli e più esigenti e a nuovi concorrenti che stanno entrando nel settore con idee completamente nuove.

Oggi quasi 7 italiani su 10 preferiscono informarsi su internet, consultando i siti o le app delle compagnie di assicurazione, in merito ad eventuali nuove polizze da sottoscrivere.

Anche nella fase di acquisto di una nuova polizza i siti internet e le app rivestono un ruolo centrale, infatti il 52% degli italiani preferisce il canale digitale a quello fisico (agenti, broker e banche).

Bisogna lavorare per:

  • garantire a quel 52% degli italiani che preferisce acquistare polizze online un servizio sempre migliore;
  • invogliare il 48% degli italiani che al momento evitano il canale digitale ad utilizzarlo senza timori;

senza dimenticare che la volontà e, in alcuni casi, la necessità di interfacciarsi con un consulente non possono e non devono essere trascurate.

La società di consulenza McKinsey, nel recente rapporto sul trend evolutivo dell’insurtech da qui al 2030, evidenzia come i clienti assicurativi vogliono interagire con aziende, agenti, broker e banche sfruttando comunque i servizi digitali, in particolare i dispositivi mobili.

Inoltre, quando i clienti si interfacciano con delle persone fisiche vogliono che l’interazione sia personalizzata ed empatica e che il proprio interlocutore abbia una conoscenza puntuale della loro situazione assicurativa e, di conseguenza, fornisca loro consigli realmente utili.

La tecnologia, quindi, non deve essere vista come un’antagonista di dipendenti, agenti, broker e banche, ma come un alleato prezioso nell’elaborazione dei dati al fine di aiutare dipendenti e intermediari nel fornire ai clienti un servizio più personale ed empatico.