A marzo la nuova produzione vita (polizze individuali) raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., è stata pari a € 8,1 mld, in aumento per il terzo mese consecutivo rispetto all’analogo mese del 2023 (+6,4%), quando il volume di nuovi affari registrava una crescita annua dello 0,5%. Lo riporta la statistica mensile dell’ANIA.
Nel I trimestre del 2024 i nuovi premi vita emessi sono stati dunque pari a € 22,0 mld, il 9,6% in più rispetto all’analogo periodo del 2023, quando si osservava invece un calo annuo del 6,1%.
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 887 mln, in aumento del 41,9% rispetto al corrispondente mese del 2023, i nuovi affari vita complessivi nel mese di marzo sono stati pari a € 9,0 mld (+9,1%) mentre da inizio anno hanno raggiunto € 24,3 mld, l’11,9% in più rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente.
Analisi per ramo
Il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a € 5,9 mld (il 73% dell’intera nuova produzione vita), in ulteriore aumento rispetto ai due mesi precedenti e in crescita del 2,7% rispetto all’analogo mese del 2023; di tale importo, il 21% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), volume in diminuzione (-16,4%) rispetto all’analogo mese del 2023. Nel I trimestre dell’anno i premi complessivi di ramo I sono ammontati a € 16,8 mld, il 9,4% in più rispetto all’analogo periodo del 2023 (quando si registrava una variazione pari a +17,4%).
Quasi triplicata la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V rispetto al mese di marzo 2023, a fronte di un importo pari a € 78 mln, raggiungendo da gennaio un totale di € 151 mln, con una variazione ancora negativa (-6,9%) rispetto ai primi tre mesi del 2023.
La restante quota della nuova produzione vita, pari al 26% del totale, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per € 2,1 mld, in aumento, per il secondo mese consecutivo, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+15,9%); il 39% dei nuovi premi di ramo III sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, in calo del 25,4%. Da gennaio la raccolta del new business di ramo III è stata dunque pari a € 5,0 mld, l’11,1% in più rispetto al I trimestre del 2023, quando si registrava invece un ammontare in calo del 44,7%.
Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), nei primi tre mesi dell’anno si osserva un volume di nuovi premi pari a € 17 mln e un calo dello 0,7% rispetto al corrispondente periodo del 2023 mentre i nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti, con un importo pari a € 33 mln, sono risultati in crescita dell’1,1%.
Nel I trimestre del 2024 il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 761 mila, in calo del 4,7% rispetto all’analogo periodo del 2023.
Analisi per tipologia di prodotto
Da inizio anno i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali sono pari a € 319 mln, con un decremento annuo del 6,0%; appena il 10% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la restante quota è rappresentata da PIP, di cui la metà è costituita da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (-10,9% rispetto ai primi tre mesi del 2023).
Nello stesso periodo la raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio ha raggiunto un importo pari a € 260 mln (di cui quasi i tre quarti afferente a polizze non abbinate a mutui o credito al consumo), il 14,2% in più rispetto al I trimestre 2023.
I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari nel mese di marzo a € 2,0 mld, ancora in calo rispetto allo stesso mese del 2023 (-20,2%), di cui il 60% afferente al ramo I (57% a marzo 2023) e pari al 25% del totale new business del mese (33% a marzo 2023). Nei primi tre mesi del 2024 tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a € 5,6 mld, registrando una variazione annua negativa del 21,1%.
Il volume di nuovi premi afferenti a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali di un numero ristretto di compagnie, è stato pari nel I trimestre dell’anno a € 51 mln, con un incremento del 21,0% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.