Lo Strategy and Technology Group (STG) di Aon ha stimato in oltre 20 miliardi di dollari la potenziale crescita dei premi entro il 2030 legati ai megatrend ambientali e ha sottolineato l’importanza di comprendere al meglio i rischi climatici in modo da offrire ai clienti un aiuto concreto tramite la prevenzione e la mitigazione dei rischi.

Gli investimenti di transizione climatica, orientati verso tecnologie e aziende che facilitano il passaggio da un’economia basata su combustibili fossili a una più sostenibile, sono diventati un elemento centrale nelle assemblee societarie. Un fenomeno che dovrà diventare rilevante anche per le piccole e medie imprese. Le strutture di governance di queste aziende possono giocare un ruolo attivo e determinante nel promuovere scelte di sviluppo equilibrate e responsabili, che garantiscano un equilibrio economico e sociale, oltre che ambientale.

Gli assicuratori, spiega Aon, hanno un ruolo cruciale da svolgere nel sostenere individui, imprese e governi ad adattarsi ai cambiamenti climatici e a mitigare i rischi della transizione verso l’economia green, a basse o zero emissioni di carbonio.

In questa fase di trasformazione economica, il settore assicurativo ha individuato non solo nuovi rischi ma anche opportunità di crescita che gli analisti di Aon hanno calcolato in oltre 20 miliardi di dollari di premi da qui al 2030.

Degli 80 trend trasformativi identificati da STG, circa un quarto riguarda fattori ambientali, tra cui l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici, la transizione verso l’energia verde e la biodiversità. Tra tutti i megatrend il cambiamento climatico e la transazione verso l’economia a emissioni zero, rappresentano la sfida più complessa e più importante per le assicurazioni.

Secondo gli analisti, l’assicurazione per lo sviluppo di infrastrutture resilienti, l’elettrificazione, la cattura e lo stoccaggio del carbonio e lo smantellamento di asset ad alta intensità di carbonio combinati tra loro potrebbero generare premi lordi compresi tra 8 e 25 miliardi di dollari.

La transizione verso l’energia green sta attirando enormi investimenti, ma secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, gli investimenti annuali in energia pulita in tutto il mondo dovranno più che triplicare entro il 2030 fino a circa 4 trilioni di dollari per raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050.

Anche se è chiara la necessità di espandere rapidamente la capacità di energia sostenibile, gli investimenti non sempre fluiscono nel modo più rapido possibile. Le preoccupazioni per l’esposizione a catastrofi naturali o rischi politici sono alcuni dei fattori che hanno frenato gli investimenti in alcuni progetti di energia green, ad esempio.

L’assicurazione può affrontare sfide come queste – che potrebbero includere anche sfide politiche, tecniche, creditizie e operative – ma deve ancora sfruttare appieno il suo potenziale, in parte a causa delle incertezze sulle esposizioni e sui modelli catastrofali.

Secondo l’STG di Aon, esiste anche un significativo potenziale di crescita nell’aiutare individui, imprese e governi a costruire resilienza e a gestire i rischi di un clima più volatile e meno prevedibile.

“Attraverso l’esperienza, la conoscenza e gli strumenti”, sostiene Aon, “gli assicuratori possono aiutare la società a comprendere meglio i rischi e a prendere decisioni informate sugli investimenti per la prevenzione e mitigazione delle perdite. Ciò include la riduzione dell’esposizione ai rischi, garantendo allo stesso tempo un flusso sostenibile di premi per il settore”.