Secondo lo studio Global Life Sciences Risk Outlook 2023 di WTW, il mercato Life Sciences è destinato a una crescita continua, anche se le aziende nel settore sono attualmente poste davanti a un panorama di rischi variegato e in crescita.
La pandemia globale ha rappresentato uno spartiacque. Le aziende Life Sciences sono state costrette non solo ad adottare tecnologie e metodi di lavoro nuovi, ma anche a ripensare i modelli operativi esistenti per poter apportare innovazione in tempi brevi. È in atto quindi una profonda trasformazione con l’accelerazione di forti cambiamenti che plasmeranno il settore negli anni a venire: dai nuovi modelli di sperimentazione clinica, alla digitalizzazione e all’automazione dei processi.
Tra i principali fattori di crescita per le aziende del settore, WTW mette in luce:
· Le acquisizioni strategiche (30%) e le collaborazioni industriali (35%)
· La tecnologia indossabile (53%), inserita tra i cinque maggiori stimoli presentati dalla trasformazione digitale nei prossimi tre anni, oltre ad automazione e intelligenza artificiale.
Tuttavia, lo studio di WTW rivela che molte aziende non hanno ancora adottato una copertura assicurativa per una serie di rischi importanti che incidono sulla capacità delle imprese di fare business.
Tra i principali rischi, il report evidenzia:
· La Proprietà Intellettuale. La maggioranza dei partecipanti al sondaggio (69%) concorda sul fatto che la copertura per i rischi legati alla Proprietà Intellettuale sia critica o necessaria, essendo emersa come l’area con la più bassa maturità di gestione del rischio (solo il 50% delle aziende ha sottoscritto polizze su questo aspetto);
· La privacy e il crescente scrutinio sull’uso dei dati dei pazienti. Le aziende sono consapevoli dei rischi legati alle modalità di utilizzo di tali dati e all’ottenimento di un consenso adeguatamente informato e il 46% degli intervistati ha indicato la privacy tra i primi cinque rischi per il successo aziendale;
· Gli attacchi cyber. La crescente dipendenza dai dati comporta una maggiore esposizione agli attacchi informatici, indicata dal 40% degli intervistati come la principale minaccia esterna;
· Le interruzioni della catena di approvvigionamento, indicati da un terzo degli intervistati (33%) tra i maggiori rischi per il successo a medio termine e per il raggiungimento degli obiettivi strategici;
· L’equità razziale e l’accesso ai farmaci, indicati dal 42% tra i tre principali rischi ESG.
“Il mercato assicurativo interessato al settore Life Sciences si sta espandendo contestualmente alle sfide che vengono affrontate. L’esperienza recente ci ha dimostrato che il settore è in grado di crescere anche in caso di pandemia globale e di recessione economica”, ha commentato Paolo Molteni, Growth Director Corporate Risk & Broking di WTW ha dichiarato.
Queste alcune delle opportunità di fronte alle quali è posto il settore, e su cui le aziende scommetteranno nei prossimi anni:
· L’evoluzione della normativa in materia di sperimentazioni cliniche. Il 34% ha dichiarato che i nuovi modelli di sperimentazione sono tra le cinque principali opportunità per il settore e più della metà (53%) ritiene che avranno un impatto positivo sul mercato nei prossimi tre-cinque anni;
· L’equità sanitaria nei trattamenti farmacologici. Con un maggior numero di dati del mondo reale che rappresentano accuratamente la diversity, le aziende del Life Science saranno maggiormente in grado di sviluppare farmaci e dispositivi medici che soddisfino le esigenze di tutti;
· Il data mining e la riqualificazione dei farmaci. Un numero maggiore di aziende del settore Life Science sta utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) al fine di trovare nuovi potenziali utilizzi per patologie rare: la digitalizzazione e le nuove tecnologie promettono di rivoluzionare non solo l’assistenza sanitaria, ma l’intero settore.
Continua Molteni: “Il settore sta affrontando un vero cambio di passo. I progressi della tecnologia e i cambiamenti regolatori relativi alle sperimentazioni cliniche potrebbero inaugurare una nuova era di innovazione. Con la continua crescita della domanda di prodotti farmaceutici e dispositivi medici, aumenta l’utilizzo dell’automazione e dell’intelligenza artificiale: tutto questo rende verosimile che il settore possa registrare una forte crescita negli anni a venire. Tuttavia, c’è anche un affollato panorama di rischi che le aziende dovranno affrontare. Inoltre, le richieste di maggiore equità sanitaria e di accesso ai farmaci, unite alla pressione finanziaria sui sistemi sanitari, potrebbero mettere in crisi gli attuali modelli di business. Per costruire resilienza contro queste minacce, le aziende dovranno rivalutare gli aspetti critici della gestione del rischio e consolidare gli ambiti dove potrebbe essere necessaria una maggiore protezione”, conclude Molteni.