Secondo le stime di Swiss Re, solo negli Stati Uniti la domanda di riassicurazione catastrofale ammonta a circa 200 miliardi di dollari e, con il persistere dei cambiamenti climatici, dei cambiamenti demografici e dell’inflazione, si prevede un aumento della domanda del 10-15% tra il 2023 e il 2024.
Nel suo rapporto intitolato “The State of the Reinsurance Property Catastrophe market”, Swiss Re ha evidenziato la continua sfida di trovare un equilibrio tra l’offerta di capitale e la crescente domanda nel mercato dei rami property.
Sebbene si preveda che l’inflazione si modererà, ci si aspetta che rimanga elevata nel prossimo futuro, il riassicuratore ha osservato che la necessità di riassicurazione catastrofale aumenterà ulteriormente.
Tuttavia, fino a quando non si dimostreranno rendimenti consistenti che superino la rischiosità dell’attività e le performance di altre classi di attività, è improbabile che la fiducia degli investitori si riprenda completamente.
Swiss Re ha osservato l’emergere di una domanda di riassicurazione catastrofale da parte degli assicuratori di rami personali, man mano che le valutazioni degli attivi assicurati vengono adeguate per riflettere il vero tasso di inflazione.
Inoltre, si prevede una rivalutazione significativa da parte degli operatori assicurativi dei rami commerciali, che genererà una nuova domanda di riassicurazione. Il riassicuratore si aspetta che il settore adotti un approccio più disciplinato, affrontando il problema delle attività non dichiarate o degli aggiustamenti ritardati nei calcoli dell’insurance-to-value (ITV) e perfezionando i contratti di riassicurazione attraverso clausole di media o margine e altri strumenti contrattuali.
Secondo Swiss Re, il recente picco inflazionistico e la debolezza del mercato hanno compromesso la disciplina del settore nell’affrontare tali fattori all’interno delle formulazioni contrattuali.
Swiss Re sottolinea che un’accurata rendicontazione del valore delle esposizioni è fondamentale per evitare una performance inferiore alle aspettative. In caso contrario, la propensione al capitale continuerà a essere limitata, prolungando potenzialmente il persistere di condizioni di mercato difficili fino a quando queste dinamiche non si stabilizzeranno.