Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
La previdenza complementare è una necessità, ma per rilanciare il settore servono interventi mirati. Se n’è parlato durante uno dei focus del Salone del Risparmio 2023 organizzato da Assogestioni. «Lo scorso anno i rendimenti medi sono stati negativi perché gli stessi mercati tendenzialmente sono stati negativi nel 2022, ma dobbiamo ricordarci che parliamo di investimenti di lungo periodo», ha evidenziato Lucia Anselmi, direttore generale di Covip. «I fondi sono stati bravi ad aiutare i clienti ad evitare scelte e decisioni dettate da emotività», ha proseguito Anselmi, «ma ora per i fondi c’è una sfida importante: bisogna ripensare un po’ tutto il sistema, che è e resta solido, in un contesto che è cambiato. Bisogna creare fiducia nel sistema».
Oltre 11 milioni di investitori, soprattutto lombardi e piemontesi, con un investimento medio di 45mila euro. Il 41% dei sottoscrittori sono boomer, mentre i giovani prediligono il Pac come strumento per affacciarsi agli investimenti. Questo l’identikit dell’investitore realizzato dall’Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni, curato dell’Ufficio Studi di Assogestioni e presentato ieri la seconda giornata del Salone del Risparmio, durante una conferenza dal titolo «Viaggio alla scoperta dell’investitore italiano. I fondi comuni tra generazioni, generi e regioni». La fotografia dell’Ufficio Studi di Assogestioni, aggiornata a dicembre 2022, dice molto sulle caratteristiche e le preferenze delle famiglie italiane che investono 520 miliardi di euro in fondi. L’importo medio di 45mila euro varia molto a seconda della tipologia del prodotto scelto: più basso per i sottoscrittori di fondi italiani (27mila euro), più elevato per i sottoscrittori di fondi esteri e, tra questi, il valore dell’investimento medio in fondi cross border si attesta a 52mila euro.
Come mettere a fattor comune il risparmio privato, le società quotate (anche piccole), gestori e consulenti? Risponde Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni. “Noi speriamo sempre che dalla politica arrivi un definitivo rilancio dei fondi pensione, come è avvenuto nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Ma questo non dipende da noi. Il nostro ruolo per il retail è creare veicoli di investimento per le famiglie che combinino caratteristiche a metà tra vecchi fondi armonizzati e alternativi”.
Private equity e società di gestione del risparmio sono sempre più legate. Se da un lato si è assistito negli ultimi anni a un’accelerazione delle classiche sgr verso il lancio di nuove strategie focalizzate sul comparto del private equity, si può dire lo stesso per i fondi di private equity e venture capital ormai sempre più propensi a investire sulle case di gestione del risparmio. Secondo l’ultimo report di S&P Global, da inizio anno fino ai primi giorni di maggio le società di private equity e venture capital hanno condotto operazioni per 5 miliardi di dollari in 43 transazioni nel comparto dell’asset management a livello globale. E, considerando il forte interesse del private equity nel settore, è probabile che l’aggregato per l’intero 2023 si avvicini a quanto investito dal private equity nella gestione patrimoniale sia nel 2021 e nel 2022, anni in cui il valore degli investimenti sono stati rispettivamente di 20,82 e 20,14 miliardi di dollari.
Anche ad aprile non si arresta la crescita del mercato auto dell’Ue. Dai dati dell’associazione dei costruttori europei (Acea) emerge un nuovo incremento su base annua delle immatricolazioni, salite a 803.188 unità (+17,2%) e trainate dalle vendite in Italia (+29,2%) e Francia (+21,9%). Nei primi quattro mesi del 2023, invece, l’Ue tocca le 3,5 milioni di immatricolazioni (+17,8%), e tra i quattro principali mercati la Spagna registra il balzo maggiore (+33,7%), seguita da Italia (+26,9%), Francia (+16,7%) e Germania (+7,9%). Ma nonostante il costante miglioramento, le vendite sono ancora in calo rispetto allo stesso periodo del 2019 (-22,8%). «Per tornare alla normalità, oltre ai problemi di fornitura, è necessario superare l’impatto della guerra in Ucraina e la ricomparsa dell’inflazione, che ha inciso pure sui prezzi di listino delle autovetture», sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.
Nel primo trimestre ramo danni a +11%. Indice di solvibilità stimato al 258%.
Aumentano sempre di più i neo-residenti Paperoni in Italia grazie alle agevolazioni fiscali di cui possono usufruire. Sono circa 2.700 gli individui ad alta capacità contributiva che dal 2017 si sono trasferiti in Italia avvalendosi della flat tax di 100.000 euro all’anno su tutti i redditi prodotti all’estero. Nel 2021 i cosiddetti “neo-residenti” sono stati 1.339, con un aumento del 143% rispetto ai 549 del 2020, e hanno versato al fisco 108 milioni di euro (rispetto ai 43 milioni dell’anno prevedente). Complessivamente il gettito generato per l’Erario nel periodo 2017-2021 supera i 425 milioni di euro. Sono dati sottolineati dall’avvocato Antonio Longo, partner di DLA Piper, durante il convegno nazionale organizzato dall’associazione Step Italy in corso di svolgimento al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Zurich ha realizzato, nel primo trimestre, ricavi assicurativi del ramo Danni per 9,4 miliardi di dollari (8,7 mld euro), in progresso del 7% rispetto allo stesso periodo del 2022 (+11% su base omogenea). E questo grazie alla forte crescita del segmento commercial insurance e al miglioramento dei prezzi. Nel ramo Vita la nuova produzione ha aggiunto 265 milioni di dollari (244 mln euro) di contractual service margin e i premi della nuova attività sono aumentati del 23% su base omogenea. L’indice di solvibilità era stimato al 258%.
Il capoluogo lombardo torna protagonista della grande musica con l’immancabile appuntamento gratuito dedicato alla città, il Concerto per Milano. Giovedì 8 giugno alle 21,30 la Filarmonica della Scala con il direttore principale Riccardo Chailly e il tenore peruviano Juan Diego Flórez renderanno omaggio all’opera italiana con arie e brani sinfonici di Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi e Puccini. Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai 5 e RaiPlay e in diretta radiofonica su Rai Radio 3 a partire dalle ore 21.15. Concerto per Milano è realizzato con il main partner UniCredit e lo sponsor Allianz, il sostegno di Esselunga e il patrocinio del comune di Milano.
Difficile parlare con esattezza di quanto ammontino i danni sui tre settori. Per il maltempo, in Emilia- Romagna si contano nove morti, dispersi, migliaia di sfollati ed evacuati. Precisa Colla: «Il governo si è reso disponibile alla decretazione d’urgenza per far fronte alle tante esigenze di persone, imprese, strutture pubbliche. Le forze dell’ordine, le istituzioni, assieme ai volontari stanno operando senza sosta. Questa alluvione è un disastro che comporta miliardi di danni». «Per fare un ettaro di frutteto servono 50 mila euro, se va distrutto l’80%, solo nella provincia di Ravenna andrà perso un miliardo». Il più ingente riguarda le infrastrutture di mobilità
- Zurich, ricavi Danni a 9 miliardi
Il gruppo Zurich segnala una «forte crescita» del fatturato nei primi tre mesi del 2023 con ricavi nel settore Danni a 9,41 miliardi di dollari (+7%).
Arrivano i sommozzatori, il che è un brutto segno. Vuol dire che c’è gente sott’acqua. Mai stati a Solarolo prima, questi vigili che arrivano da Padova, Treviso e Vicenza, una colonna che a fatica è scesa verso il disastro, un nuovo Polesine si è spalancato davanti ai loro occhi, poi si sono arresi. A Forlì non arriveranno mai, i ponti sono chiusi o crollati, l’autostrada chiusa per ore, da qui fino al mare c’è un mare di fango, e più di diecimila sfollati lungo tutta la via Emilia. È piovuta in due settimane la pioggia che di solito arriva in sei mesi. Il terreno non assorbe, ma collassa. Gli argini cedono subito, sono così fragili che si sbriciolano, scompaiono, l’acqua quindi ha il via libera e avanza, distrugge, infine sommerge.
Perché ancora l’Emilia Romagna? Come agisce il nuovo clima qui? Dipende dalla conformazione dei territori? E quanto incide la crisi climatica? In ore di lacrime e fango, ci si interroga sui motivi meteorologici delle tragiche alluvioni che hanno colpito due volte in soli 15 giorni questi territori, con acqua caduta per quantità e tempi brevi mai vista in quasi un secolo. E solo lo scorso settembre, altre inondazioni avevano colpito sempre sull’Adriatico, tra Pesaro e Urbino
Non ruggisce più la Motor Valley italiana, affoga nell’acqua. Annullato il gran premio di Imola previsto nel fine settimana, non c’erano le condizioni per disputare una corsa tra le terre d’Emilia- Romagna travolte dall’alluvione e dal fango. Ora è la macchina dell’emergenza che deve muoversi tra vittime, strade allagate, danni ancora tutti da calcolare. Giusto così: prima la sicurezza e i soccorsi, lo spettacolo può attendere. Fino al 2026, quando forse sarà possibile recuperare, con un prolungamento del contratto che scade nel 2025, il gp tornato in calendario nel 2020.
Quasi 12 milioni di italiani – 11,5 per la precisione – affida la gestione dei propri risparmi ai fondi comuni con un investimento medio pari a 45 mila euro. L’età media dei sottoscrittori è di 61 anni, con la generazione dei boomers che pesa per il 41% del totale, seguita dai risparmiatori della generazione X (28%), mentre le generazioni più anziane (ultra 77enni) rappresentano il 18,5% e i più giovani (millennials e generazione Z), il 13%. Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte sono le Regioni con il tasso più alto di investitori in fondi rispetto alla popolazione residente. È la fotografia che emerge dall’Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni curato dell’Ufficio Studi di Assogestioni, presentato durante il Salone del Risparmio. L’importo investito è più basso per i sottoscrittori di fondi italiani (27.000 euro), e più elevato per i sottoscrittori di fondi esteri (52.000 euro). In particolare, il versamento unico (Pic) rimane la forma prevalente, scelta dal 62% dei risparmiatori, mentre la quota dei sottoscrittori che investe prevalentemente tramite piani di accumulo (Pac) è pari al 22% e in forma mista il 16%.
Entro la fine di maggio sarà pienamente operativo il nuovo Osservatorio per il monitoraggio e la valutazione della spesa previdenziale. È sostanzialmente questa la “deadline” per la nomina dei 15 membri del nuovo organismo, a partire dal presidente, che saranno individuati, nel rispetto del principio della parità di genere, attingendo dal ministero del Lavoro, dal Mef e dalla Ragioneria generale dello Stato, dalla Covip, da Mefop e tra esperti in materia pensionistica. Una nomina che dovrebbe arrivare a ruota di quelle dei commissari straordinari di Inps e Inail, che vedono in «pole», rispettivamente, l’attuale capo di gabinetto del ministro del Lavoro, Mauro Nori, e il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone.
«I danni sono gravissimi e purtroppo non siamo ancora in grado di valutarli perché l’azienda è sott’acqua e non è nemmeno possibile arrivarci». Leonardo Spadoni, presidente e amministratore delegato di Molino Spadoni, ieri ha cercato invano di raggiungere lo stabilimento di Coccolia, in provincia di Ravenna, colpito dall’esondazione del fiume Ronco, ma non ci è riuscito: è ancora tutto bloccato. La fretta ha impedito di mettere in salvo macchinari, dispositivi elettronici, materiali e prodotti finiti. L’allagamento e la chiusura del sito di Coccolia, dove lavora un’ottantina dei circa 270 dipendenti del gruppo, nelle prossime settimane avranno ripercussioni anche sulle altre aziende del gruppo, che proprio da Coccolia vengono rifornite. La quasi totalità delle aziende manifatturiere ieri è rimasta chiusa ieri, e molte lo saranno anche oggi, in attesa di nuove disposizioni.
Sono migliaia gli ettari finiti sott’acqua in Emilia Romagna e nelle Marche. Terreni coltivati a kiwi, susine, pere e mele ma anche cereali, vivai, ortaggi, allevamenti, macchinari e infrastrutture. Le organizzazioni agricole non azzardano ancora una stima economica delle perdite ma parlano di “danni incalcolabili” ad attività agricole e infrastrutture rurali. Gli allagamenti hanno devastato terreni di pregio con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire col rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive. Nelle aree rurali la situazione è drammatica anche per la difficoltà dei soccorsi nelle aziende isolate da alluvioni, frane e smottamenti.
I risultati solidi del gruppo Zurich nel primo trimestre del 2023 non sono stati sufficienti a sostenere le quotazioni del titolo in Borsa che ieri a Zurigo ha chiuso in ribasso del 2,52%. Questo, come si diceva, nonostante tre mesi in forte crescita. I ricavi nel settore Danni sono balzati del 7%, (+11% su base omogenea) a 9,41 miliardi di dollari, trainati dal ramo delle assicurazioni commerciali (+6%) e dall’ulteriore incremento dei premi, parzialmente controbilanciati dall’aumento delle perdite nel settore retail. Il settore Vita ha aggiunto 265 milioni di dollari di margine sui servizi contrattuali con premi di nuova produzione in ascesa del 23% a perimetro omogeneo. Zurich, infine, ha indicato «posizione patrimoniale molto solida» con un rapporto Swiss Solvency Test stimato al 258% al 31 marzo 2023.
L’autorità di regolamentazione dei servizi finanziari aveva già chiesto ad Allianz Versicherung un supplemento del cinque percento. Non si sa ancora quanto sarà alta la sovrattassa di capitale per Axa.
L’espansione del round di finanziamento dello scorso anno porta l’insurtech a un totale di $ 110 milioni. Il nuovo investitore è Squarepoint.
Il più grande riassicuratore mondiale ha ottenuto cifre inaspettatamente buone nel primo trimestre e intende superare l’obiettivo per l’anno. I timori di gravi perdite fanno aumentare i prezzi delle riassicurazioni.
