Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Unipol chiude il primo trimestre 2023 con un risultato netto consolidato di 284 milioni (+15,3%), oltre le attese di Equita Sim, ferme a 201 milioni. La raccolta diretta assicurativa migliora a 3,9 miliardi (+12%) e la Solvency ratio sale al 213% rispetto al 200% del 31 dicembre 2022. Il combined ratio aumenta al 94,4% dal 93% dello stesso periodo del 2022 (Equita lo stimava al 96%) «a causa della crescita della sinistralità, in termini sia di frequenza sia di incremento del costo medio a seguito delle dinamiche inflattive in atto», spiega la compagnia assicurativa in un comunicato stampa.
La nuova proposta di Azimut punta sulla flessibilità e le coperture accessorie, con ampia scelta di sottostanti finanziari
Allianz Global Life amplia la rete di collocamento e punta a nuovi accordi per crescere in Italia nel mercato assicurativo, dopo l’arrivo del nuovo general manager della sede italiana, Renato Mendola. «La specializzazione della compagnia è legata al mondo degli investimenti e alla costruzione di prodotti con forme di garanzia innovative e questo ci ha consentito di avere una crescita rapida negli ultimi anni», spiega Mendola. La società con sede a Dublino e 100% del gruppo Allianz è attiva nel ramo Vita, con polizze unit linked, anche a capitale garantito, e prodotti di protezione (polizze temporanee caso morte). «Soltanto di recente si è deciso di aprire la distribuzione a canali esterni al gruppo di banca assicurazione e a reti di consulenti o private banker», sottolinea Mendola.
La riforma Cartabia non agevola le imprese in materia di sicurezza sul lavoro. Non può infatti essere prosciolto per particolare tenuità del fatto l’imprenditore il cui dipendente sia stato vittima di un infortunio poco grave. E ciò anche se ha subito sostituito le misure antinfortunistiche con dispositivi più moderni. La Corte di cassazione, con la sentenza 20279 di ieri, ha respinto il ricorso del datore. Solo due mesi di malattia per l’operaio infortunato ma questo non è servito a “scagionarlo”. Sul primo punto la III sez. pen. ha chiarito che tale istituto, che si fonda sul principio di proporzione, si applica a quei fatti di reato che, seppur tipici antigiuridici e colpevoli, rimangono al di sotto della soglia della meritevolezza della pena, denotando, dunque, una gravità in concreto inferiore alla pena minima prevista dal legislatore per quella determinata fattispecie.
Divieto di riconoscimento facciale in tutta l’Ue. Sarà vietata l’intelligenza artificiale intrusiva e discriminatoria o che, ad esempio, classifica le persone in base al loro comportamento sociale, allo status socio-economico, alle caratteristiche personali (social scoring). Ma anche ChatGPT dovrà essere più trasparente. È il contenuto del mandato negoziale per il regolamento sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) approvato questa settimana dai deputati della commissione per il mercato interno e la commissione per le libertà civili del Parlamento europeo (84 voti a favore, 7 contrari e 12 astenuti). Ora sarà sufficiente l’approvazione da parte della plenaria del 12-15 giugno prima dell’avvio dei negoziati all’interno del trilogo con la Commissione europea e con i rappresentanti dei 27 stati membri all’interno del Consiglio dell’Unione europea.
Unipol ha chiuso il primo trimestre con un utile netto consolidato di 284 milioni di euro, in crescita del 15,3% rispetto all’anno precedente. La raccolta diretta assicurativa è salita del 12% a 3,9 miliardi, con i Danni che hanno pesato per 2,1 miliardi (+5,5%) e il Vita per 1,7 mld (+21,4%). Positive le performance del comparto mobility a un miliardo di euro di ricavi (+2,1%), del welfare a 0,5 mld (+15,4%) e del property a 0,6 miliardi (+4,3%). Il combined ratio si è posizionato al 94,4% e il solvency ratio individuale al 213%. Quest’ultimo ha raggiunto «un livello eccellente», ha commentato Matteo Laterza, amministratore delegato di UnipolSai e direttore generale di Unipol. A fine marzo il dato era «pari a 213% per il consolidato Unipol, al 294% per il consolidato UnipolSai e al 305% per il solo UnipolSai», ha precisato Laterza. «Il primo trimestre di Unipol è in linea con il piano industriale», ha aggiunto Laterza. «Uno dei driver principali della crescita nel Non auto è stato il bancassurance. Sull’auto, nella raccolta, iniziano a farsi sentire gli effetti del repricing». Sull’aumento del combined ratio dell’auto hanno pesato per metà l’inflazione e per l’altra metà un aumento della frequenza dei sinistri. Il repricing, cioè l’aumento dei premi, inizierà a dispiegare i propri effetti più avanti, dalla fine del 2023 e all’inizio del 2024.
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