Ania ha pubblicato i dati relativi all’andamento del premio medio RCA per i contratti che sono giunti a rinnovo nel mese di marzo 2023.
Dall’indagine emerge che il premio medio RCA delle polizze rinnovate prima delle tasse è diminuito di oltre il 32% rispetto al marzo 2012, mentre nell’ultimo anno è stato registrato un aumento del 3%, da 307 a 316 euro, a fronte di un aumento dell’indice nazionale ISTAT dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) dell’8,2%.
In particolare, l’andamento del premio medio è stato influenzato sia dall’incremento della frequenza sinistri del 4,1% (da 4,92% a 5,13%), a causa dell’aumento della circolazione, sia dall’incremento del costo medio dei sinistri che passa da € 4.985 a € 5.113, in connessione con l’aumento generale dell’inflazione.
Nel dettaglio, il premio medio delle autovetture risulta in crescita del 3,6%, passando da 310 a 321 euro. In aumento anche il premio medio dei motocicli, che segna una crescita del 2,0% (da 206 a 210 euro) e quello dei ciclomotori, che a marzo 2023 registra una variazione del +5,1%, arrivando a 149 euro (era 142 euro a marzo 2022).
Dal 2012, il premio medio per il totale dei veicoli ha registrato il seguente andamento:
- in valore assoluto si è passati dai 449 euro pagati in media nel marzo 2012 a 316 euro nel marzo 2023. In undici anni, quindi, il premio medio risulta in riduzione di 133 euro; le variazioni nel mese di marzo (rispetto all’anno precedente) sono state le seguenti: -12 euro nel 2013, -29 euro nel 2014, -27 euro nel 2015, -20 euro nel 2016, -11 euro nel 2017, -6 euro nel 2018, -2 euro nel 2019, -3 euro nel 2020, -21 euro nel 2021, -11 euro nel 2022 ma +9 euro nel 2023;
- in termini percentuali il premio medio è diminuito del 29,7% da marzo 2012 a marzo 2023, con un tasso di riduzione che ha avuto un’accelerazione nei primi mesi del 2021 anche per gli effetti indiretti legati alla pandemia e ai vari lockdown che si sono susseguiti; solo nel marzo del 2023 si è assistito, dopo 10 anni, a un’inversione di tendenza. Più in dettaglio, le variazioni percentuali nel mese di marzo sono state le seguenti: -2,6% nel 2013, -6,6% nel 2014, -6,5% nel 2015, -5,2% nel 2016, -3,1% nel 2017, -1,3% nel 2018, -0,6% nel 2019, -1,0% nel 2020, -6,3% nel 2021, -3,6% nel 2022 e +3,0% nel 2023.