Secondo i risultati dell’Osservatorio Pedoni di Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) nei primi quattro mesi del 2023 sono morti ben 135 pedoni sulle strade italiane, in aumento rispetto ai 124 di un anno fa.
Si tratta di un dato molto pesante, anche in considerazione del fatto che si tratta di dati parziali che non tengono conto dei feriti gravi che spesso si spengono negli ospedali anche a distanza di mesi dall’incidente.
Molti pedoni sono stati uccisi nel luogo più sicuro, sulle strisce pedonali dei centri urbani, nonostante sia prevista la perdita di 8 punti dalla patente in caso di mancata precedenza da parte dei conducenti di veicoli. Alcuni addirittura sono stati falciati sui marciapiedi.
A guidare la triste classifica a livello territoriale è il Lazio con 30 decessi, di cui ben 16 a Roma. Segue l’Emilia Romagna con 16 decessi, la Lombardia con 15 e la Campania con 13. Suddivisi per mese sono 51 i decessi a gennaio, 36 a febbraio e 31 a marzo e 17 nel mese di aprile, che ha avuto un trend migliore rispetto ai tre mesi precedenti. Nel complesso sono morti 92 uomini e 43 donne.
Dal report Asaps si rileva che la popolazione anziana è quella più a rischio: 60 dei pedoni deceduti avevano più di 65 anni.