L’Iran ha sequestrato una petroliera battente bandiera panamense nello Stretto di Hormuz, in quello che è il secondo incidente di questo genere nel giro di una settimana, informa la Marina americana che ha chiesto subito il rilascio dell’imbarcazione
Secondo il Russell Group, network di ventiquattro università britanniche, le continue tensioni tra Iran e Stati Uniti potrebbero portare a stress finanziari per i settori petrolifero e marittimo.
La Quinta Flotta degli Stati Uniti, di stanza in Medio Oriente e i media iraniani hanno confermato che la forza navale del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) ha fermato una petroliera nel corso d’acqua. Il sequestro è stato effettuato a causa del sospetto di violazione del diritto internazionale e di una “minaccia alla sicurezza marittima e all’economia globale”.
Solamente una settimana fa l’Iran aveva sequestrato la Advantage Sweet, una petroliera battente bandiera delle Isole Marshall nel Golfo di Oman diretta a Houston, noleggiata dalla Chevron all’inizio di questa settimana. Secondo le autorità iraniane, la petroliera gestita dai turchi e di proprietà cinese si è scontrata con una nave iraniana, lasciando diversi membri dell’equipaggio dispersi e feriti.
La petroliera, che aveva circa due dozzine di membri dell’equipaggio indiano, ha attraversato lo Stretto di Hormuz per darsi alla fuga nonostante i ripetuti avvertimenti.
Un’analisi di Russell Group stima in 227 miliardi di dollari le perdite nelle esportazioni di petrolio greggio dovute alle attuali tensioni nello Stretto di Hormuz, con un impatto su molte delle principali economie del mondo, tra cui Stati Uniti, Cina e India.
Lo Stretto di Hormuz è una delle rotte marittime più preziose del mondo, con un flusso di scambi annuali di 685 miliardi di dollari. Secondo l’analisi di Russell Group, il greggio costituisce il 69% delle esportazioni totali in un anno.
Russell Group teme che la recente escalation delle tensioni nello Stretto di Hormuz possa avere ripercussioni sull’economia globale. Lo Stretto è un condotto vitale per il trasporto del greggio verso il resto del mondo e rappresenta un enorme rischio per le supply chain di tutto il mondo.