Secondo l’Osservatorio Investitori realizzato da CNP Vita Assicura, commissionato a BVA Doxa, gli investitori italiani si sentono molto o abbastanza competenti sulle tematiche finanziarie ma pochi conoscono approfonditamente i vari strumenti di investimento
Il 66% degli investitori italiani si dichiara più preoccupato dell’andamento dei suoi investimenti rispetto a 12 mesi fa secondo l’Osservatorio Investitori presentato da CNP Vita Assicura, commissionato a BVA Doxa che ha condotto oltre 2400 interviste. Lo studio analizza i comportamenti degli investitori italiani, le loro attitudini e le competenze in ambito finanziario.
In una fase di transizione, una conoscenza solida degli strumenti finanziari a disposizione degli investitori risulta ancor più importante: il 68% di loro si dichiara molto o abbastanza competente in materia di investimenti e il 62% ferrato anche sulle tematiche finanziarie in generale, ma solo il 48% ha familiarità con gli investimenti sostenibili e responsabili.
La conoscenza degli strumenti finanziari
Gli investitori italiani si sentono molto o abbastanza preparati anche sulle tematiche legate alle assicurazioni vita e danni (68%) e all’inflazione (67%) – ma solo il 15% ritiene di avere una conoscenza approfondita. Tra questi, le categorie degli “upper affluent” e dei “private” sono quelle che dichiarano una conoscenza maggiore.
Guardando le diverse tipologie di investimenti, meno di un intervistato su 2 (48%) conosce gli investimenti sostenibili e/o responsabili, mentre il 39% dichiara di averne sentito parlare. Solo il 63% dichiara di conoscere le obbligazioni societarie (il 29% ne ha solo sentito parlare e l’8% non le conosce proprio). Il grado di padronanza della materia cresce quando si parla di azioni (conosciute dall’84% degli investitori), di fondi di investimento e titoli di stato (86%) e polizze vita/ investimento/previdenza (90%).
Rispetto alle modalità con cui gli investitori si informano relativamente alle tematiche legate a finanza e investimenti, il 73% sceglie di consultare la propria banca/consulente finanziario. Solo il 59% invece dichiara di consultare internet, il 56% legge articoli su quotidiani o periodici e il 53% segue le quotazioni della borsa.
Preoccupazioni per il futuro e i comportamenti pratici
Dalla ricerca emerge come i comportamenti pratici degli investitori siano, in questo periodo, fortemente influenzati dalle incertezze legate al contesto macroeconomico.
Il 59% degli intervistati dichiara di investire per avere soldi da parte per ogni evenienza. Inoltre, quasi 7 investitori su 10 si dichiarano più preoccupati dell’andamento dei loro investimenti rispetto a 12 mesi fa (il 21% è addirittura molto più preoccupato).
Il livello di preoccupazione evidenzia un rilevante grado di incertezza su come agire: pensando al contesto socio-economico, infatti, in termini di prospettive di investimento, quasi 1 investitore su 2 (49%) pensa che sia meglio non fare nulla e capire cosa accadrà nel futuro. Il 34%, con una buona incidenza di chi ha patrimoni più ampi, invece, sembra avere le idee più chiare e identifica questo periodo di incertezza come un buon momento per investire, mentre solo il 17% pensa che sia meglio disinvestire.