Dopo la devastante alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, tra le misure adottate nelle ultime ore per cercare di prevenire i fenomeni meteorologici estremi, c’è Flood Hub, la piattaforma di Google che grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico, è in grado di prevedere alluvioni, piene dei corsi d’acqua e inondazioni.
Il sistema, già attivo in 60 Paesi di tutto il mondo, è in grado di indicare in anticipo il luogo esatto in cui si andrà a verificare l’evento. È un sistema che replica il funzionamento di Google Maps. Infatti, accedendo alla pagina principale, Flood Hub mostra una mappa del mondo, su cui appariranno degli esagoni per indicare le aree di criticità, cioè i punti esatti in cui si prevedono cambiamenti nei livelli dei percorsi d’acqua. Aumentando lo zoom gli esagoni si trasformano in segnaposto e, ingrandendo ancora sull’area di interesse, si ottiene la previsione dettagliata. Fino allo scorso anno Google Flood Hub era in grado di identificare le situazioni di emergenza 48 ore prima del loro verificarsi, mentre ora il sistema è stato implementato fino a fornire le sue analisi predittive fino a una settimana prima del loro verificarsi.
L’intelligenza artificiale di Flood Hub utilizza diverse fonti di dati pubblici disponibili, come previsioni del tempo e immagini satellitari. La tecnologia sintetizza due modelli: quello idrologico, che prevede la quantità di acqua che scorre in un fiume, e quello di inondazione, che prevede le aree che saranno interessate e quanto sarà profonda l’acqua.
Google Flood Hub si può usare da Pc, ma anche da smartphone e tablet.
Anche sul fronte incendi è stata creata una piattaforma dall’Ufficio Europeo dei brevetti, Espacenet, che consente di accedere alle informazioni relative ai brevetti del settore e condividere così informazioni sulle tecnologie salvavita per gli esseri umani, gli animali e in generale la fauna, la flora e soluzioni per preservare il territorio.
Lo scopo dell’iniziativa è contrastare le devastazioni degli anni precedenti e aiutare sia i governi locali che quelli nazionali a prepararsi per la salvaguardia del territorio e la lotta con gli incendi.
Espacenet è composta da oltre 140 milioni di documenti provenienti da 100 paesi. Grazie alla piattaforma gli utenti hanno accesso alle invenzioni che sono già state realizzate così che possano trarne anche nuove intuizioni, scoperte e partnership tecniche.
La nuova piattaforma si concentra su quattro principali passaggi: rilevamento e
prevenzione, estinzione degli incendi, attrezzature di protezione e ripristino post-incendio. Attualmente, il settore dell’estinzione degli incendi è quello con il più alto numero di domande di brevetto presentate, seguito dal settore del rilevamento e della prevenzione e quello delle attrezzature di protezione. La piattaforma ospita una vasta gamma di innovazioni, dall’intelligenza artificiale alle tecnologie aeree fino alla formazione antincendio virtuale e ai materiali ignifughi.