IL FONDO, CREATO CON IL COLOSSO INVESTCORP, LANCIA UN NUOVO CLOSING E ARRIVA A 60 MLN
di Anna Messia
L’idea, spiega Salvatore Cordaro, co-ceo di Investcorp-Tages e cio di Tages Capital è di creare un ecosistema paneuropeo per sviluppare gli investimenti a impatto e importarli in Italia. Un progetto che sta prendendo corpo all’interno della joint venture creata nel 2020 dal gruppo presieduto da Umberto Quadrino e da Investcorp, il colosso degli investimenti da oltre 37 miliardi che in queste ore è tra l’altro dato in corsa per rilevare il Milan. L’Impact Fund ha già raccolto 40 milioni al primo closing che è stato chiuso a luglio scorso e ora è prevista una seconda operazione da 20 milioni ma l’obiettivo ultimo, confermato, è di arrivare a 200 milioni entro il 2023. E l’interesse degli investitori non manca. A farsi avanti per puntare sul fondo di fondi sono state due casse di previdenza, una big assicurativa, due fondi pensione e altrettante grandi banche. Nomi da Tages non ne fanno, ma secondo le indiscrezioni raccolte da MF-Milano Finanza tra i primi a muovere sarebbero stati Cassa Forense e Inarcassa, oltre che Bnl. «Abbiamo guardato alle esperienze estere perché altri Paesi sono più avanti dell’Italia in questi investimenti che non solo hanno l’obiettivo di favorire comportamenti virtuosi, come nel caso dell’Esg, ma puntano ad avere un impatto sociale positivo», spiega Cordaro. In campo, come noto, per spingere la diffusione dell’impact investing è scesa anche Cassa Depositi e Prestiti che sta lavorando per favorire la nascita di nuovi operatori sulla spinta del piano industriale messo a punto da Dario Scannapieco. «Ci muoviamo su due piani diversi. Cdp, ovviamente guardando al sistema noi agli investimenti ma le manovre sono necessariamente destinate a intersecarsi», continua il manager che sottolinea come gli spazi di crescita siano enormi rispetto ai volumi attuali di 500 miliardi a livello mondiale stimati dal Global impact investing network. «Il fondo, tra gli altri, ha già realizzato investimenti in Francia, nella penisola Iberica, in Germania e in Uk affidandosi sempre a gestori locali specializzati in impact investment, spesso di piccole dimensioni, che altrimenti non sarebbero accessibili a investitori istituzionali come Casse o Fondi pensione», spiega. Un modello che sarà replicato in Italia con un investimento in un fondo del player più significativo del mercato, Oltre Impact di Luciano Balbo. «Siamo riusciti a creare questo network grazie alla partnership con la Human Foundation presieduta da Giovanna Melandri. Una garanzia aggiuntiva per gli investitori con l’obiettivo di allinearci a best practice omogenee con risultati misurabili», dice Cordaro annunciando che a Roma, il 16 maggio, ci sarà un evento tra tutti protagonisti del settore, gestori e investitori, organizzato da Investcorp-Tages. Strumenti che non trascurano i rendimenti con l’Impact Fund che ha un Irr, un tasso di rendimento interno atteso tra 10 e 15%. «Guardiamo a investimenti che possano portare benefici in particolare in quattro ambiti. Settore sanitario, educazione, economia circolare e lavoro», conclude il manager, sottolineando come in Italia ci siano enormi potenzialità a partire per esempio dal comparto agricolo dove c’è bisogno di migliorare le condizioni lavorative e spingere sull’innovazione tecnologica. «Serve un ecosistema tra gestori, imprenditori e istituzioni». (riproduzione riservata)
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