BANKITALIA METTE SOTTO OSSERVAZIONE MODELLO DI BUSINESS, GOVERNANCE E RISCHIO TASSI
di Anna Messia
Banca d’Italia alza la guardia su BancoPosta, il braccio finanziario del gruppo guidato da Matteo Del Fante. Gli ispettori di Via Nazionale secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, hanno messo sotto osservazioni diversi aspetti di operatività della struttura che in Poste Italiane si occupa della raccolta del risparmio postale, ma anche di mutui e prestiti. Un unicum nel sistema bancario italiano visto che BancoPosta non eroga direttamente finanziamenti ma distribuisce esclusivamente prodotti per conto di altre banche con un rischio, quindi, decisamente più contenuto. Poste Italiane è però tenuta per legge a istituire un sistema contabile separato rispetto alle altre attività e si avvale di strutture autonome, con una divisione Bancoposta e un patrimonio separato che tra l’altro in questi mesi ha investito anche nei crediti fiscali, a partire dal superbonus 110% (pari a marzo scorso a 6 miliardi) che hanno avuto un rendimento medio del 4%. Su BancoPosta Via Nazionale ha diverse competenze e negli ultimi mesi la soglia di attenzione sembra essersi alzata.
Gli accertamenti degli uomini del governatore Ignazio Visco, avviati a marzo scorso, benché nell’ambito di un’ispezione di routine, hanno riguardando in particolare il modello di business, i sistemi di governo e controllo come pure il rischio dei tassi d’interesse di BancoPosta. Un’ispezione ancora in corso ma che ha già avuto qualche effetto. Perché l’autorità ha chiesto a BancoPosta di detenere più capitale di quello minimo regolamentare. In particolare il coefficiente Cet 1 ratio di BancoPosta dovrà essere di almeno il 7,80%; il Tier 1ratio del 9,55% e il Total Capital ratio dell’11,95%. Non solo. Per garantire che i fondi propri di Bancoposta possano assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, tenendo conto dei risultati delle prove di stress effettuate sull’adeguatezza patrimoniale (noti come Icaap, Internal Capital Adequacy Assessment Process), la Banca d’Italia ha individuato livelli di capitale più elevati: un Cet 1 ratio dell’8,55%; un Tier 1 ratio del 10,3% e un Total Capital ratio del 12,7%. Nulla di preoccupante considerando che a fine marzo il Total Capital Ratio di BancoPosta era pari al 23,9% ma la soglia di attenzione di Bankitalia si è evidentemente alzata. (riproduzione riservata)
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