Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
L’Impact Fund ha già raccolto 40 milioni al primo closing che è stato chiuso a luglio scorso e ora è prevista una seconda operazione da 20 milioni ma l’obiettivo ultimo, confermato, è di arrivare a 200 milioni entro il 2023. E l’interesse degli investitori non manca. A farsi avanti per puntare sul fondo di fondi sono state due casse di previdenza, una big assicurativa, due fondi pensione e altrettante grandi banche.
«Il 17 maggio sarò ascoltato dalla Commissione parlamentare sulle banche che darà il via, in quell’occasione, all’inchiesta sulle indebite pressioni commerciali esercitate dai vertici dei gruppi bancari sulle lavoratrici e sui lavoratori per spingere la vendita di prodotti finanziari e assicurativi alla loro clientela.
«Mediobanca non è la nostra partita», hanno sempre ripetuto come un mantra dal gruppo Caltagirone fin dal primo ingresso dell’ingegnere capitolino in Piazzetta Cuccia nel febbraio 2021 con poco più dell’1%. Eppure non è trascorsa nemmeno una settimana dalla netta sconfitta nell’assemblea delle Generali che l’imprenditore capitolino, azionista della compagnia triestina con il 9,95%, è subito passato al contrattacco proprio a monte della catena societaria che dalla merchant bank milanese arriva al Leone, salendo al 5,499% dell’istituto guidato da Alberto Nagel.
Nuovi interventi sul Superbonus 110% dovranno avvallare la pluralità delle cessioni ed estendere il passaggio dei crediti fiscali a tutte le agevolazioni. «L’innovazione fiscale deve essere regolata e non ostacolata», spiega il vicepresidente del M5S, Mario Turco, già sottosegretario alla Presidenza nel governo Conte II.
Continua il processo di derisking di Banco Bpm, che ha deliberato la cessione di un portafoglio di crediti classificati come utp e npl con valore lordo di bilancio complessivo pari a circa 700 milioni di euro. La cessione avverrà nel contesto di un’operazione di cartolarizzazione le cui note mezzanine e junior saranno sottoscritte, a seguito della negoziazione e definizione della documentazione contrattuale, da società controllate da fondi di Elliott.
I valori limite degli inquinanti (come il PM10, materiale particolato) sono diritti dei singoli e, quindi, il superamento dei valori limite per la qualità dell’aria ambiente, in assenza di un adeguato piano per porvi rimedio, costituisce una violazione qualificata del diritto dell’Unione, idonea a dar luogo a risarcimento. Lo afferma l’avvocato generale della corte di giustizia europea, la tedesca Juliane Kokott, nelle sue conclusioni presentate ieri, relative alla causa C-61/21, che vede contrapporsi un abitante dell’agglomerato di Parigi per un verso e il ministro della transizione ecologica e il primo ministro transalpini per l’altro.
Si sbloccano gli incentivi per l’acquisto (anche in leasing) di auto, moto e veicoli commerciali per il trasporto merci non inquinanti. Sul piatto risorse per quasi due miliardi di euro. Per l’esattezza, 650 milioni di euro l’anno per il triennio 2022/2024. Per le auto euro 6 sono previsti contributi fino a tremila euro, più altri duemila euro in caso di eventuale rottamazione di un altro veicolo di classe inferiore all’Euro 5. L’ammontare del contributo si riduce man mano che aumenta il prezzo di listino del veicolo da acquistare, così come le emissioni di anidride carbonica dello stesso.
Il gruppo Crédit Agricole in Italia ha realizzato nel primo trimestre un utile netto aggregato di 265 milioni di euro (+15% su base annua) al netto delle poste straordinarie derivanti dall’operazione di acquisizione del Creval, di cui 201 milioni di pertinenza del gruppo francese. Nel suo insieme l’Agricole ha ottenuto un utile netto reported di 1,331 miliardi di euro, con ricavi pari a 9,68 miliardi di euro.
Banco Bpm ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 177,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 100,1 mln di dodici mesi prima, e con il miglior utile pre-tasse mai registrato dall’istituto a 399 milioni. Il cost-income si è posizionato al 52,7% dal precedente 57,1%. La raccolta diretta ha raggiunto 126,1 miliardi (+4,8%) e quella indiretta (al netto dei certificate a capitale protetto) è salita dell’1,4% a 95,6 miliardi. Gli impieghi netti verso la clientela si sono attestati a 110,9 miliardi, in miglioramento di 1,5 mld da dicembre.
- Banco Bpm, utili record a 178 milioni
Banco Bpm chiude il primo trimestre meglio delle attese, con redditività record, registrando il miglior utile ante imposte di sempre, a 399 milioni, in aumento del 54% rispetto al primo trimestre 2021, ancora segnato dalla pandemia, mentre i profitti netti ammontano a 178 milioni (+77,6%), che salgono a 199 milioni al netto delle componenti non ricorrenti. I ricavi sono stati pari a 1.186 milioni, in crescita del 9,1% rispetto al quarto trimestre 2021 e del 5,2% sullo stesso periodo dello scorso anno. Quanto alla bancassurance, Bpm potrebbe rivedere il piano. «Riteniamo che l’internalizzazione rappresenti un buon punto», ma «avendo raccolto l’interesse di forti soggetti assicurativi» è «nostro interesse» verificare se ci sono «aspetti finanziari, strategici od operativi che possono battere l’internalizzazione del business plan», aha detto Castagna. «Vediamo, non siamo obbligati» ad un’alleanza,
- Mediobanca, Caltagirone al 5,4%. E sale al 3,2% in Anima sgr
Il gruppo Caltagirone sale ancora nel capitale di Mediobanca. È arrivato al 5,499% di Piazzetta Cuccia dal precedente 3,043%, secondo le comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti. Alcune società che fanno capo all’imprenditore hanno comprato azioni con un investimento che, ai prezzi di Borsa di ieri, vale 175 milioni. Gli acquisti di titoli Mediobanca che hanno fatto scattare le comunicazioni sono avvenuti il 27 aprile, proprio due giorni prima dell’assemblea delle Generali (di cui Caltagirone ha il 9,95%) per il rinnovo del board che ha visto la maggioranza dei voti attribuita alla «lista del cda», alla quale si era contrapposta quella di Caltagirone.
- Castagna presenta “risultati record” Più opzioni sulle polizze
Banco Bpm ha «un set di risultati molto solidi e forti, con una redditività a livelli record» insieme a «una solida posizione di capitalee un asset quality che sta ancora migliorando ». Così l’ad Giuseppe Castagna ha presentato la trimestrale, che «ci mette in posizione per conseguire i target del piano strategico». Le attività di bancassurance: il piano industriale ne prevede l’internalizzazione ma nel frattempo sono arrivate varie manifestazioni di interesse (ed è nota l’attenzione in particolare del Credit Agricole, primo socio): è «nostro interesse » valutare «gli scenari alternativi» con un processo strutturato, ha detto Castagna, ci sono più opzioni.
- Caltagirone spunta al 5% in Mediobanca
Francesco Gaetano Caltagirone sale ancora in Mediobanca: fino al 5,499%, così da diventarne il secondo azionista dietro Leonardo Del Vecchio (19.5%). Nelle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti si legge che la soglia del 5% è stata superata il 27 aprile, due giorni prima dell’assemblea Generali in cui Caltagirone e Del Vecchio hanno tentato la spallata contro Mediobanca e il management guidato da Philippe Donnet. Ma hanno perso, perché la lista del cda ha ottenuto voti dal 10% in più del capitale del Leone. Caltagirone risultava al 3,04% in Mediobanca lo scorso ottobre, quando partecipò all’assemblea con un pacchetto risultante da acquisti precedenti (e non dai derivati siglati in estate per salire fino al 5,05%, scaduti in autunno senza essere esercitati). In base a ricostruzioni di fonti di mercato l’arrotondamento sarebbe successivo all’invasione russa in Ucraina di due mesi fa, e avrebbe sfruttato il conseguente ribasso del settore bancario in Borsa.
- Gestione separata e Casse, ricongiunzione possibile
Una nuova sentenza di secondo grado ammette la possibilità di ricongiungere nelle casse professionali i contributi accantonati presso la gestione separata Inps. La sentenza 97/2022 della Corte d’appello di Milano ha dato ragione alla posizione di un consulente del lavoro che richiedeva il trasferimento, pur se oneroso, dei propri contributi in gestione separata nella cassa professionale dove risultava iscritto, vale a dire l’Enpacl. Secondo Inps, la ricongiunzione dei contributi non può riguardare i contributi della gestione separata in quanto la legge 45/1990 non contempla apertamente la gestione separata all’interno del suo raggio d’azione, considerando anche che la ricongiunzione onerosa andrebbe esclusa se il trattamento pensionistico dell’interessato va calcolato esclusivamente con il solo metodo contributivo. Secondo l’istituto, in questi casi andrebbero utilizzati altri strumenti, quali la totalizzazione o il cumulo contributivo.
- Possibili più Pir alternativi ma senza superare il tetto
La possibilità di detenere più di un piano individuale di risparmio alternativo (Pir alternativo) deve essere conciliata con i limiti complessivi di investimento ammessi per ciascun titolare. Ed è suo onere certificare agli intermediari il rispetto dei limiti stessi. L’agenzia delle Entrate sarà in grado di monitorare eventuali sforamenti attraverso il modello 770. Con la circolare 10/E del 2022 (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), l’Agenzia fornisce le istruzioni operative auspicate da Assogestioni nella circolare del 10 gennaio 2022, prot.1/22/C.
- Casa, cresce l’acquisto in classe A Il patrimonio italiano è energivoro
Gli italiani vogliono che la casa consumi meno. Cresce il numero di immobili compravenduti nelle classi energetiche più performanti nel 2021 e si registra un 30% di acquisti di nuove costruzioni in classe A1 a fronte di un 80% di patrimonio immobiliare che si colloca nelle ultime tre classi. Quindi obsoleto, energivoro e ancora lontano dagli obiettivi fissati dalla Ue. per il taglio delle emissioni al 2030. È quanto emerge dall’analisi del mercato immobiliare in funzione delle caratteristiche energetiche, frutto della collaborazione tra l’Enea, l’Istituto per la Competitività (I-Com) e la Fiaip (la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionisti), presentata ieri a Roma alla sede dell’Associazione Stampa Estera.
- Bancassurance, premi danni al 7,8%
Nel 2021 i canali postale e bancari italiani hanno raccolto il 7,8% dei premi danni totali pari a 39,1 miliardi di euro contro il 6,8% dell’anno precedente, un dato pari al 2,9% nel 2009. Lo evidenzia una ricerca di Excellence Consulting dedicata alla bancassurance in Italia.
- Swiss Re: la guerra per gli assicuratori probabilmente meno costosa di quanto temuto
Il gruppo elvetico ha registrato una perdita di quasi 250 milioni di euro all’inizio dell’anno. Ciononostante, il riassicuratore si vede sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi annuali.
- Nonostante le perdite dovute alle catastrofi naturali, Talanx conferma le sue previsioni per l’anno