Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Assicurazioni di nuovo in cerca di scudo. La volatilità sui mercati, tra guerra in corso e pandemia non ancora finita, rischia di avere pesanti ripercussioni sui bilanci delle compagnie e in questi giorni sta prendendo corpo l’ipotesi che il Ministero dell’Economia possa replicare provvedimenti già presi in passato per sterilizzare perdite dovute alla volatilità. Era successo nel 2018, in periodo di tensione dello spread sui Btp o ancora due anni fa, quando la pandemia aveva obbligato a chiudere uffici e attività, con ricadute sui mercati.
«Escalation» degli iscritti all’Ente di previdenza degli psicologi (Enpap), giunti ad oltre 72.600, con un progresso, in una sola annualità, quella dello scoppio della pandemia da Covid-19, del 5,7%. E, al tempo stesso, cresce pure la «fetta» della platea professionale che, con l’intento di incrementare il «peso» della futura pensione, effettua versamenti aggiuntivi
Superbonus 110% per gli interventi eseguiti sugli edifici unifamiliari per le spese sostenute entro il 31 dicembre prossimo purché entro il 30 settembre, anziché al 30 giugno, siano stati eseguiti lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Il superbonus guarda a fine anno per le villette: la detrazione del 110% spetta anche, in relazione agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari), per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
- Rapina in ascensore, scatta l’aggravante della «privata dimora»
All’origine della pronuncia il ricorso proposto contro una decisione di merito che confermava la condanna per rapina aggravata, in quanto commessa all’interno di un luogo di privata dimora, nei confronti di un soggetto che aveva bloccato la vittima all’interno dell’ascensore, impossessandosi della sua borsa con violenza. Il difensore dell’imputato ricorreva in Cassazione perché la condotta dell’aggressore fosse qualificata come furto con strappo e perché non fosse ritenuta sussistente l’aggravante, perché il luogo dove era stato commesso il reato non poteva essere qualificato come privata dimora.
- CAR SHARING, UN BUSINESS DIFFICILE PER POCHI PLAYER
Riivoluzione nel car sharing? Non proprio, anzi l’operazione Free2move – Share Now con la quale l’operatore di servizi di mobilità di Stellantis ha acquisito il player nato dalla fusione tra Car2Go di Mercedes e Drive Now di Bmw evidenzia due punti chiave, peraltro già evidenti da tempo; il primo è che le dimensioni del car sharing sono troppo piccole per potere funzionare: occorre massa critica, sinergie, riduzione dei costi operativi (altissimi) perché è un business che non sta in piedi ed guidato da esigenze di marketing e di immagine ed è costantemente in rosso. Secondo punto: al di là delle roboanti affermazioni sull’obbiettivo della leadership mondiale nel car sharing, l’operazione accende un altro faro su un fenomeno dell’automotive: serve a immatricolare, anzi ad auto-immatricolare vetture, soprattutto elettriche, che il mercato non vuole per un’infinità di motivi, compresa la sostanziale inutilizzabilità per molti o non più conveniente in assenza di incentivi (anche quelli per il noleggio a lungo termine).
- Il gestore del fondo Werning: “Nuvole scure nel cielo di Allianz”.