Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
La volatilità del mercato e l’incertezza geopolitica non hanno scalfito neppure in aprile la fiducia che gli investitori italiani ripongono nei fondi aperti, che hanno registrato il 25° mese consecutivo di raccolta positiva, con flussi netti per 1,55 miliardi di euro dopo i 2,16 miliardi di marzo
Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza da Allianz Italia, in direzione della capogruppo di Monaco è stato staccato un assegno di 450 milioni, a valere sul bilancio dello scorso anno. Cifra tra l’altro in aumento rispetto ai 400 milioni del 2020 e che rappresenta evidentemente una componente importante del monte dividendi complessivo pagato dal gruppo tedesco, che nel 2021 è stato pari a 4,38 miliardi (rispetto ai 3,95 miliardi del 2020).
Nei prossimi mesi Unipol potrebbe decidere di liquidare definitivamente l’eredità di Unipol Banca. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la compagnia bolognese guidata da Carlo Cimbri potrebbe infatti cedere una parte o tutti i crediti deteriorati derivanti dalla ex controllata, venduta negli anni scorsi alla Bper.
L’azione antitrust ha permesso all’Italia di risparmiare in media 1,1 miliardi di euro. Questo il conto nell’ultimo triennio, calcolato dall’Autorità garante per la concorrenza e il mercato contando le istruttorie chiuse con accertamento di intese restrittive e abuso di posizione dominate o ancora con il divieto di concertazioni, attraverso il ricorso alle autorizzazioni condizionate, nonché rendendo obbligatori impegni tra le parti.
Oggi la rete ha superato i 12 miliardi di euro di asset in gestione, con 670 consulenti di cui 59 dipendenti. Di questi circa 10 miliardi arrivano dalla raccolta mentre i restanti 2 miliardi sono essenzialmente finanziamenti a privati e imprese.
- Assicurazioni Italia cresce del 10%
Il mercato assicurativo italiano è cresciuto del 10% nel 2021 e bisogna andare al 2014 per trovare un aumento più elevato: è quanto emerge dall’Allianz Global Insurance Report. Il traino principale è stato il mercato dei prodotti assicurativi Vita (+12,5%), che non solo rappresenta tre quarti del volume dei premi nazionali, ma è anche il più grande mercato dell’Eurozona. Anche per il segmento Danni l’anno si è concluso con un incremento (+2,6%) dopo un decennio con tassi prevalentemente negativi. A fine 2021 la raccolta Danni era ancora leggermente inferiore al livello del 2011. Per quest’anno Allianz prevede una crescita del 2,2%, con il Vita a +2% e i Danni +2,9%. Nel prossimo decennio il progresso medio dovrebbe raggiungere il 2,8% annuo (Vita +2,8% e Danni +2,9%). Si tratterebbe di un’accelerazione notevole rispetto al decennio precedente (+1,9%), con i Danni che dovrebbero tornare a un percorso di sviluppo moderato.
- Generali
ha acquistato sul mercato 302 mila azioni ordinarie, pari allo 0,13% del capitale di Cattolica, a un prezzo non superiore a 6,75 euro. Ora il Leone detiene il 91,308% della compagnia veronese.
- Bper
ha ricevuto dalla Bce il via libera all’acquisizione di una partecipazione di controllo diretto in Banca Carige e, indiretto, nelle controllate Banca Monte di Lucca e Banca Cesare Ponti.
- I gestori chiudono aprile in rosso, ma i fondi incassano 1,6 miliardi
È difficile capire quale sia l’effettivo andamento dell’industria del risparmio gestito in Italia. A guardare il saldo di raccolta di aprile, è evidente che il settore abbia subìto un’altra battuta d’arresto, perché -2 miliardi sono un dato negativo, che si aggiunge ai -926 milioni usciti a marzo. In verità, però, il segmento dei fondi comuni, vale a dire quello dei prodotti più presenti nei portafogli delle famiglie italiane, ha registrato un altro risultato positivo, il 25esimo consecutivo. Nelle casse dei fondi comuni, infatti, sono entrati altri 1,6 miliardi che portano a 14,3 miliardi il saldo dall’inizio dell’anno (1.203 miliardi il patrimonio).
- Pensioni, riaperta la partita su Quota 41 ma sale la spesa ed è allarme statali
Il tavolo governo-sindacati sulla mini-riforma delle pensioni è congelato da oltre tre mesi. E ne mancano altrettanti, o poco più, al momento in cui dovrà cominciare ad essere definita la prossima manovra autunnale, che avrà anche il compito di decidere l’assetto previdenziale per il 2023. Quota 102, introdotta dal governo Draghi con l’ultima legge di bilancio ma bocciata, così come Quota 100, dalla Commissione europea nei giorni scorsi, scadrà il 31 dicembre. E, in mancanza di nuove misure o di una proroga, dal 1° gennaio del prossimo anno diventerà automatico il ritorno in versione integrale alla legge Fornero.
- Il cambiamento climatico è un “freno permanente”: la Banca d’Inghilterra mette in guardia sui rischi miliardari per banche e assicurazioni