Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
La partecipazione degli investitori istituzionali Italiani (casse di previdenza, fondi pensione, fondazioni, assicurazioni) può contribuire alla ricapitalizzazione «a mercato» del paese, limitando l’indebitamento pubblico e contribuendo a un underwriting professionale degli investimenti. La partecipazione degli investitori retail (famiglie e individui), attraverso i meccanismi del risparmio gestito, può invece informare gli investimenti rispetto ai desiderata dei portatori d’interesse ultimi del Paese, con un capitale potenziale investibile molto maggiore – ma con i limiti dettati dalle regolamentazioni stringenti e dalla scarsa preparazione ed esperienza in materia d’investimenti.
Nell’affrontare il tema del presunto attacco all’autonomia di Mediobanca – che ormai sembra un ritornello periodico – con la conseguente esagerata chiamata a difesa dell’Istituto, occorre operare delle distinzioni nel complesso delle posizioni che iniziano a manifestarsi al riguardo. Dopo che il gruppo Caltagirone è arrivato a una partecipazione nell’Istituto del 5,5% (dal 3,5% circa), si è guardato nelle cronache all’oltre 19% detenuto dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio per ipotizzare, senza fondamento alcuno – almeno per ora – la possibilità che i due gruppi congiuntamente, avvicinandosi alla soglia dell’Opa obbligatoria, possano non essere alieni dall’intento di lanciare, poi, un’Offerta di acquisto della maggioranza assoluta.
Su piccoli prestiti fino a 30 mila euro l’intervento del Fondo copre il finanziamento con durata massima di 15 anni senza che venga effettuata, ai fini della concessione della garanzia, la valutazione del merito di credito. Fermo restando l’importo massimo di 30 mila euro, il finanziamento non può superare il 25% dei ricavi o il doppio della spesa salariale annua dell’ultimo esercizio utile. È stata ampliata, inoltre, la platea dei beneficiari: alle pmi e alle persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, si sono aggiunti broker, agenti e subagenti di assicurazione nonché enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Vola il volume d’affari di ingegneri e architetti. Probabilmente grazie al Superbonus, ma non solo. Nel 2020, rispetto al 2019, la crescita per i servizi di ingegneria e architettura si è attestata al 45,7%, nonostante lo scoppio della pandemia.
Dal primo luglio sarà necessaria la cerificazione.I n buona sostanza, fino al 31 dicembre 2022 non ci sarà alcun cambiamento delle norme. Dal 1 gennaio 2023 al 30 giugno 2023 basterà la richiesta della domanda di certificazione. E solo dal 1 luglio 2023 scatterà l’obbligo della certificazione.
- Nel 2020, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) ha erogato 107 sanzioni
di cui 79 pecuniarie, relative a illeciti amministrativi nel settore assicurativo, per un ammontare di 2,7 milioni di euro, 2 dei quali destinati al Fondo vittime della strada. Emerge dalla delibera 30/2022 della Corte dei conti sulla gestione 2020 .
- Gli italiani non chiudono al risparmio
Nonostante il difficile contesto geopolitico ed economico il rapporto fra gli italiani e il risparmio non è dominato dal pessimismo: è quanto emerge da un’analisi condotta dall’Osservatorio Reale Mutua. Poco più di un quarto del campione assegna alle sue risorse una funzione ancora prettamente difensiva, mentre il 30% le vede come uno strumento per il proprio futuro economico. In ogni caso i timori non mancano e il rapporto mostra proprio come l’inflazione e i rincari dei beni siano il primo fattore di preoccupazione (40%) per le proprie tasche. In coda, con il 18%, la pandemia. Prima del rendimento (20%) gli italiani chiedono la sicurezza e le garanzie sul capitale investito (32%). Non manca chi valuterebbe di investire. Anzitutto in soluzioni assicurative e previdenziali (23%), ma sale il mattone (14%) e c’è anche chi guarda a specifici strumenti del mercato finanziario (10%), con un occhio alle criptovalute (8%).
- Torna Ristogolf by Allianz Sport, cucina e solidarietà
Il Circuito Ristogolf by Allianz torna a unire la passione per lo sport con l’amore per la cucina italiana con sei tappe tra Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, nell’anno in cui si festeggiano i 10 anni dell’iniziativa. Per questo 2022 il Circuito Ristogolf by Allianz promuoverà la raccolta fondi a favore del progetto Hol4All della Fondazione Allianz UMANA MENTE, per offrire ai bambini e ai ragazzi con malattie rare o gravi disabilità e alle loro famiglie una vacanza inclusiva. Con Hol4All la Fondazione Allianz UMANA MENTE offre una vacanza mirata, proponendo attività pensate per tutti i componenti di famiglie con figli con disabilità complesse, per ricaricarsi e acquistare nuova energia.
- Banca Generali
La raccolta netta in aprile è ammontata a 457 milioni di euro, portandosi da inizio anno sopra 1,9 miliardi.
- «Ingiusta detenzione». Giulia Ligresti risarcita per i 16 giorni in carcere
Precedenti non c’erano: ha diritto o no a essere indennizzata per «errore giudiziario» e «ingiusta detenzione» (due istituti diversi) una persona che — come nel 2013 Giulia Maria Ligresti, figlia del costruttore e assicuratore Salvatore — chiese e ottenne di patteggiare proprio quegli stessi reati giudicati poi però insussistenti dalle contrastanti sentenze che nel 2015 assolsero invece il fratello Paolo, innescando la revisione della pur definitiva condanna della sorella e infine la sua assoluzione nel 2019? Ora i giudici milanesi rispondono con un «no» (a indennizzare Ligresti per errore giudiziario), e con un «sì» a indennizzarla invece per ingiusta detenzione: ma solo per i 16 giorni di custodia cautelare in carcere nel 2013, e non anche per i 50 giorni di domiciliari successivi alla richiesta di patteggiare, e tantomeno per i 20 giorni di pena espiata in carcere nel 2018. E però quadruplicano la somma rispetto al parametro di legge (non 256 ma 1.000 euro al giorno) «in considerazione del clamore mediatico dell’arresto» e della «particolare afflittività» della detenzione.
- Non c’è truffa del cliente alla compagnia per il furto simulato
Non risponde di truffa alla compagnia di assicurazioni l’utilizzatore dell’auto a noleggio che se ne appropria dopo averne simulato il furto. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 11003 depositata il 25 marzo, ribaltando gli esiti dei due precedenti gradi di giudizio: la Corte di appello di Bologna aveva condannato l’imputato a due anni e due mesi di reclusione e a 150 euro di multa, oltre al risarcimento del danno alla compagnia di assicurazioni. A fare la differenza la considerazione che la società proprietaria dei mezzi dati in noleggio aveva una polizza che copriva proprio i rischi da appropriazione indebita. Il risarcimento del danno pagato dalla compagnia alla concessionaria non era stato conseguenza della falsa denuncia di furto sporta dall’utilizzatore, ma dalla mancata restituzione del mezzo, rischio preventivato e incluso tra quelli assicurati.
- Bper pronta al nuovo piano: focus su risparmio e polizze
- «Nel 2022 frenata di mutui e prestiti alle imprese, risale il credito al consumo»