TRA I TITOLI EUROPEI MEGLIO IMPOSTATI NN GROUP E ZURICH. IN ITALIA BRILLA UNIPOLSAI
di Fausto Tenini
Tra i pochi elementi azionari che stanno esprimendo una buona capacità di tenuta si segnalano i titoli assicurativi. Guardando alla dinamica dell’indice Stoxx Europe 600 Insurance si segnala un ribasso da inizio anno controllato, con una flessione del 6,3% che si raffronta al -13% circa del mercato nel suo complesso. La forza relativa dell’indice sta quindi salendo in modo interessante, e soprattutto nei primi mesi dell’anno si è osservata una notevole accelerazione. In merito agli indicatori fondamentali, un elemento a sostegno del settore consiste nell’elevato dividendo offerto agli azionisti: attualmente il dividend yield europeo è pari al 5,3% annuo lordo, mentre il multiplo prezzo/utile per azione evidenzia un chiaro stato di sottovalutazione, con l’indicatore poco sotto 11. Un elemento che invece gioca a favore di un incremento di rischio è rappresentato dal beta, in quanto è stimato negli ultimi due anni non lontano da 1,3, con correlazione superiore a 0,80. Guardando ai singoli componenti, nel mercato tedesco si segnalano in particolare Allianz (P/e atteso di 9, dividend yield del 5,7%, beta di 1,15) e Munich Re (P/e atteso di 9,3, dividend yield del 5,2%, beta di 1,1). Per Allianz il sell-ff di mercato si è tramutato in una importante discesa, ben segnala dall’Rsi su base giornaliera che sta entrando in ipervenduto. Non si identificano però ancora divergenze al rialzo, il che suggerisce ancora cautela o meglio che l’ideale po’ essere rappresentato da entrate dilazionate nel tempo, per andare a mediare i prezzi in caso di nuove vendite importanti. L’area più appetibile si identifica nel range 180-185 euro, ormai molto vicina, mentre per Munich Re la fascia di entrata che può portare a buone soddisfazioni nel medio termine si colloca tra 200 e 205 euro, anche in questo caso in prossimità degli attuali prezzi. Guardando invece al mercato svizzero le azioni Zurich (P/e atteso di 12,4, dividend yield del 5,1%, beta di 0,9) e Swiss Life (P/e atteso di 12,1, dividend yield del 4,7%, beta di 1,2) hanno dimostrato una alta capacità di tenuta. Zurich in particolare ha del tutto snobbato il tracollo di mercato, con un rialzo da inizio anno vicino a 15% che ha surclassato di gran lunga non solo i benchmark europei ma anche l’indice azionario svizzero. Per questo titolo i massimi storici restano peraltro ancora molto lontani, e il consolidamento sopra 420 franchi confermerebbe la fase di mercato molto positiva aprendo la strada a nuovi massimi relativi non appena il sentiment globale volgerà al meglio. Più fragile la francese Axa, mentre il titolo NN Group (Paesi Bassi, P/e atteso di 8,6, dividend yield del 5,5%, beta di 1) evidenzia una struttura grafica a bassa volatilità e elevata resilienza, comprovata dalla discesa limitata al 5% circa da inizio ano ad oggi. Il sell-off associato alla crisi ucraina è chiaramente stato recepito, ma il successivo rimbalzo ha evidenziano una notevole tonicità, con un andamento robusto anche nel corso dell’ultima accelerazione al ribasso dei mercati. Nel mercato italiano il titolo Generali brilla oggi come dividendo ma non come impostazione tecnica: il yield è visto oltre il 6%, con un P/e atteso inferiore a 10, ma il disallineamento positivo dal mercato espresso a marzo sembra ormai un lontano ricordo e sta cedendo il passo a forti vendite. Molto più robusto di recente il titolo UnipolSai, che consolida a ridosso dei massimi degli ultimi anni anche grazie ad un dividendo al 7,2% annuo, un valore decisamente allettante per il cassettista. (riproduzione riservata)
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