Nel 2021 i premi contabilizzati del ramo credito sono stati pari a 644 milioni, in deciso aumento (+14,5%) rispetto al 2020.

Nel 2021 i premi contabilizzati del ramo credito sono stati pari a 644 milioni, in deciso aumento (+14,5 %) rispetto al 2020.

Ania, nella statistica pubblicata, sottolinea che si tratta del valore più alto finora registrato e ascrivibile alla fase di ripresa economica dopo il calo del 2020 seguito alle misure restrittive adottate per impedire il dilagare della pandemia.

A questo risultato positivo dei premi contabilizzati ha contribuito una maggiore sottoscrizione di tutte le garanzie oggetto di rilevazione, in particolare quelle legate ai “crediti commerciali all’interno”, i cui premi sono risultati in aumento di 68,8 milioni (+14,7% rispetto al 2020).

In crescita anche i premi contabilizzati per le coperture collegate a finanziamenti garantiti dalla “cessione del quinto dello stipendio”, che si incrementano di 5,5 milioni, e quelli inerenti alle garanzie che non risultano in quelle già specificate, in aumento di 7,4 milioni. Considerando invece l’ammontare dei premi prima dei saldi per movimenti di portafoglio degli anni precedenti (pari a 648 milioni), la crescita osservata si attenua lievemente (+12,3%), dal momento che il saldo negativo di tali movimenti contabilizzato nel 2021 (-3,9 milioni) è stato significativamente inferiore a quello registrato nel 2020 (-14,7) ed entrambi hanno contribuito a ridurre l’effettivo livello dei premi contabilizzati.

I premi di nuova produzione sottoscritti nel 2021 rappresentano il 17,7% del totale (erano 18,7% nel 2020) e ammontano a 115 milioni, in aumento del 6,0% rispetto all’anno precedente. L’incidenza dei premi di nuova produzione nel 2021 è risultata la più bassa dal 2010 (quando era pari al 25,5%).

Ramo credito: le garanzie assicurate

” L’83,2% dei premi contabilizzati nel 2021 del ramo credito è concentrato nelle coperture di rischi legati ai cosiddetti “crediti commerciali all’interno” derivanti da rapporti di compravendita sul mercato interno fra imprese (erano l’83,1% nel 2020), il livello più elevato registrato nell’ultimo decennio.

Per questa categoria sono stati contabilizzati 535,9 milioni, in aumento del 14,7% rispetto a quanto registrato nel 2020 (quando erano pari a 467,1 milioni). Tenendo conto che nel 2021 il saldo dei movimenti di portafoglio degli anni precedenti è stato positivo per 11,4 milioni (e ha quindi aumentato il livello dei premi), l’aumento effettivo dei premi contabilizzati è stato pari all’11,8%. Diminuiscono invece i premi della nuova produzione, che con 41,1 milioni segnano un decremento del 3,2% rispetto al 2020. Diminuisce di conseguenza anche l’incidenza della nuova produzione sull’ammontare complessivo al netto del saldo, che passa dal 9,1% del 2020 al 7,8% del 2021.

Nel 2021 i premi delle polizze assicurative collegate a finanziamenti garantiti dalla “cessione del quinto dello stipendio” sono stati 54,6 milioni (49,1 nel 2020), il livello più elevato mai raggiunto, e risultano pari all’8,5% dei premi del ramo credito. Il peso dei premi è stato tuttavia influenzato dall’ammontare negativo del saldo dei movimenti di portafoglio degli anni precedenti, dovuti presumibilmente ad estinzioni anticipate dei finanziamenti da parte degli assicurati. Se non si considerasse questo saldo negativo, che ha diminuito l’ammontare dei premi di 15,3 milioni, il loro peso arriverebbe al 10,8%. Dal momento che il saldo negativo registrato nel 2021 è superiore a quello del 2020 (quando era pari a -12,4 milioni), i premi contabilizzati risultano comunque in aumento (+13,6%). Analoga crescita registrano per questo settore i premi di nuova produzione (+13,6%) dal momento che il versamento avviene in misura unica.

I premi raccolti per le “altre garanzie” (crediti commerciali all’esportazione, vendite rateali, crediti ipotecari e crediti agevolati assistiti da garanzia reale, crediti derivanti da contratti di leasing, ecc.) sono stati nel 2021 pari a 53,5 milioni (erano 46,1 nel 2020), in aumento del 16,1% e rappresentano l’8,3% del totale del ramo. La nuova produzione, che equivale nel 2021 al 6,8% dei premi contabilizzati, ha registrato invece una decisa contrazione rispetto all’anno precedente (-11,6%), attestandosi a poco più di 3,6 milioni.

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