Il mutualismo è una delle risposte concrete alle criticità del sistema pubblico caratterizzato da bassa natalità, invecchiamento della popolazione, prestazioni concentrate su previdenza e sanità, con pochi servizi per anziani e persone non autosufficienti. Se il welfare tradizionale si fonda sulla domanda individuale che non viene aggregata e i suoi costi ricadono prevalentemente sulle famiglie, il mutualismo è un principio molto ampio, comprendente una vasta gamma di organizzazioni con finalità economica e sociale. Per sua natura l’obiettivo non è il profitto, quanto fronteggiare le incertezze secondo un modello di solidarietà condivisa, attraverso un’organizzazione incentrata sulla persona e i suoi bisogni e non sull’apporto di capitale.
Sono questi alcuni argomenti emersi durante il convegno “La tutela del diritto alla salute: il ruolo e le soluzioni delle società di mutuo soccorso”, organizzato a Milano da Mutua Diritto e Salute, società di mutuo soccorso ed ente del Terzo Settore.
“Nell’ambito del welfare sanitario le società di mutuo soccorso diventano un importante strumento di promozione delle forme di solidarietà e di risposta alla domanda di assistenza e salute integrativa, a supporto del SSN”, ha detto Danilo Ariagno, presidente di Mutua Diritto e Salute.
Nicola De Luca – ordinario di diritto delle società e diritto delle assicurazioni presso Università Vanvitelli di Napoli e docente presso l’Università Luiss di Roma – ha spiegato come il concetto di mutualità sia declinato in Mutue Assicurative e Società di Mutuo Soccorso.
Le Mutue Assicuratrici sono società mutualistiche dove si acquisisce la qualità di socio con la sottoscrizione di un’assicurazione e la si estingue con la fine del contratto.
La loro presenza in Europa è rilevante, con una quota di mercato del 31,2% (studio Swiss Re, 2014, sugli ultimi dati disponibili) e circa 409 milioni soci assicurati. Le Mutue Assicuratrici risultano molto presenti nell’Europa Centrale, soprattutto Germania e Danimarca, con l’Austria a guidare il gruppo con una quota di mercato superiore al 60%.
Le Società di Mutuo Soccorso (SMS) si distinguono dagli altri attori “profit” come le assicurazioni, promuovendo forme di solidarietà orizzontale. Sono organizzazioni “non profit”, ma non enti di beneficienza e possono erogare le loro prestazione tramite coperture assicurative stipulate ad hoc. Offrono ai propri soci prestazioni di assistenza e sussidi fino in età avanzata, senza operare una profilazione del rischio, opportunamente regolamentati secondo la normativa vigente.
Normativa che, secondo Francesca Rambaldi dello studio legale RBT Legal, necessita di un urgente intervento di ammodernamento che tenga conto dell’evoluzione della società e faccia chiarezza nel settore, eliminando i soggetti ibridi.
Attualmente in Italia sono oltre 500 le Società di Mutuo Soccorso attive. In larga maggioranza si dedicano ad attività culturali e ricreative, mentre sono circa 30 quelle che svolgono attività sanitaria integrativa.
La riforma del Terzo Settore, con l’inserimento delle SMS tra gli enti che perseguono finalità di interesse generale secondo il principio della sussidiarietà, offre una grande ribalta per la diffusione di questo strumento virtuoso.
Ricoveri e Specialistica Diagnostica in libera professione, ma anche cure odontoiatriche, terapie riabilitative, assistenza ai non autosufficienti, sono alcuni dei servizi oggi erogati dalle SMS.
Guardando al futuro Gualtiero Ventura, Chairman e Ceo di International Care Company ha parlato delle nuove opportunità per le SMS, concentrando le sue attenzioni sui servizi di Telemedicina, sull’assistenza ai Caregiver familiari, figure sempre più importanti nell’assistenza agli anziani e ai disabili, fino alle opportunità fornite dalla Domotica Applicata nel monitoraggio delle persone anziane e sole.
Per Claudio Ciabattini, Head of Life & Health di SCOR Italia, la riassicurazione è molto vicina al concetto di mutualità e agli obiettivi condivisi fra grandi numeri di individui, svolgendo un ruolo determinante nella messa in sicurezza delle SMS.
Gli ultimi due anni di pandemia hanno messo sotto forte pressione il SSN che ha dovuto concentrare i propri sforzi sull’emergenza, lasciando scoperte altre aree di intervento, come dimostra il fatto che oltre 1 italiano su 10 ha rinunciato a curarsi nel 2021.
Fin dalle loro origini ottocentesche, le SMS sono sempre state in grado di adattarsi ai tempi e in questi ultimi anni hanno ritrovato nuovo slancio settore della sanità integrativa, fornendo risposte concrete ai cambiamenti dei bisogni sociali.
Le SMS come Mutua Diritto e Salute costituiscono oggi una reale alternativa etica al modello assicurativo. Inoltre, si differenziano dai fondi sanitari integrativi originati dai contratti collettivi che hanno spesso una logica sostitutiva del SSN e terminano le protezioni alla fine della vita lavorativa. Le SMS si distinguono invece per la loro chiave integrativa dei singoli cittadini, garantendo i propri soci anche durante il periodo di pensionamento.
Diverse SMS come Mutua Diritto e Salute rappresentano un’eccellenza in forza dei numeri e della percentuale di restituzione delle risorse agli associati. Nata nel 2020, Mutua Diritto e Salute fornisce servizi di assistenza socio sanitaria, secondo i quattro fondamentali pilastri della solidità garantita attraverso sottostanti assicurativi, della innovazione, della competenza dei soggetti preposti alla distribuzione ed infine della massima trasparenza. Si caratterizza nella realizzazione di piani mutualistici “su misura”, in stretta partnership con primari gruppi assicurativi e riassicurativi italiani e internazionali, sempre nell’auspicio di una più chiara e lineare regolamentazione del sistema