LA BUSINESS UNIT GUIDATA DA REBECCHI HA CHIUSO IL 2021 CON 12 MILIARDI E DA INIZIO ANNO SONO STATI RACCOLTI 600 MILIONI
di Anna Messia
Il compleanno si festeggerà proprio in questi giorni. Era fine maggio 2014 quando il progetto di una business unit di Bnl Bnp Paribas dedicata alla consulenza finanziaria prese vita. Una mossa a sorpresa visto che, anni prima, la banca aveva deciso di abbandonare quel business cedendo la storica rete di consulenti finanziari Bnl Investimenti venduta all’allora Ras (oggi Allianz). Ma in questa nuova iniziativa il progetto era, ed è oggi, radicalmente diverso da quello precedente, perché la struttura è, non a caso, una semplice business unit, prevedendo un modello di business integrato con le filiali e con gli altri business della banca e del gruppo. Nessuna competizione tra banca e rete dei consulenti, insomma, ma un lavoro sinergico, nell’interesse di entrambi. «Una scommessa il cui successo non era affatto scontato», dice a MF-Milano Finanza, Ferdinando Rebecchi, chiamato dalla banca a dare vita al progetto «ma alla fine siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi previsti come stiamo facendo ogni anno». Oggi la rete ha superato i 12 miliardi di euro di asset in gestione, con 670 consulenti di cui 59 dipendenti. Di questi circa 10 miliardi arrivano dalla raccolta mentre i restanti 2 miliardi sono essenzialmente finanziamenti a privati e imprese. «L’elemento distintivo dei nostri life banker (questa la definizione che Bnl ha dato ai consulenti, ndr) è non solo di lavorare in sinergia con le filiali ma anche di poter offrire ai clienti una consulenza, che per noi è patrimoniale, per le loro esigenze professionali e personali, e tutti i prodotti di cui dispongono la banca e le società di Bnp Paribas in Italia, dal noleggio a lungo termine alla finanza straordinaria», spiega Rebecchi, «creando fonti di reddito diversificate per i banker e benefici per la clientela». Proprio in questi giorni i Life Banker hanno messo a punto i nuovi obiettivi che guardano al 2025. «L’intenzione è di arrivare a 20 miliardi di asset complessivi e ad oltre 1000 consulenti», spiega il manager sottolineando che la crescita sarà organica, senza prevedere acquisizioni di rami o di reti concorrenti sul mercato. «Siamo la rete più giovane d’Italia, puntiamo sui giovani e siamo partiti da zero arrivando agli oltre 12 miliardi di oggi», dice Rebecchi, aggiungendo che «opportunità di acquisizioni ce ne sono state e ce ne saranno, ma cresciamo in modo sano e redditizio dall’interno» e lo sviluppo è destinato a proseguire anche quest’anno nonostante la turbolenza sui mercati con 600 milioni raccolti da gennaio. «Ne parleremo nella nostra convention, la prima in presenza dopo la fase più dura della pandemia, il 20 e il 21 giugno», conclude. (riproduzione riservata)
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