di Paola Valentini
Raccolta boom per il Vita a marzo. Nel mese la nuova produzione di polizze individuali raccolta in Italia (dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-Ue) si è attestata a 8,99 miliardi di euro, l’ammontare mensile più alto dell’ultimo quinquennio e in aumento dell’89,6% rispetto allo stesso mese del 2020, quando iniziarono le prime restrizioni per fronteggiare la crisi pandemica che avevano causato una contrazione della nuova emissione di circa il 45%.
Al risultato hanno contribuito in maniera simile sia gli sportelli bancari sia le reti. Entrambi i canali hanno registrato una raccolta di nuovi premi doppia rispetto a marzo 2020, positiva ma meno brillante l’attività delle agenzie (+68%). Grazie all’ottimo risultato di marzo, nel primo trimestre dell’anno i nuovi premi Vita emessi sono stati pari a 24,14 miliardi, con una variazione cumulata che sale a +13,8% (da -8% alla fine di febbraio) rispetto all’analogo periodo del 2020, quando invece si era registrata una prima contrazione del 7,8%.
Oltre la metà dei nuovi premi è andata sulle polizze Vita di ramo I legate alle gestioni separate (contratti assicurativi sulla durata della vita umana, con prestazioni collegate alla morte, alla vita dell’assicurato o entrambe, che restano il cuore dell’offerta assicurativa italiana), con una produzione di 5,25 miliardi (il 58% del totale), in linea rispetto al mese precedente ma in netto aumento rispetto allo stesso mese del 2020 (+68,4%); di tale importo, il 58% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III) che registrano una raccolta annua più che raddoppiata (+139%). Nel primo trimestre i premi di ramo I hanno raggiunto 14,87 miliardi, il 6% in più rispetto all’analogo periodo del 2020, quando il ramo registrava una contrazione del 19,4%.
A marzo la restante quota della nuova produzione Vita, pari al 41% del totale emesso, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per 3,68 miliardi, l’importo più alto dal mese di aprile 2016 e più che raddoppiato rispetto a marzo 2020 (1,5 miliardi); di questi, il 47% proviene da nuovi premi di polizze multiramo investiti in fondi unit-linked, anch’essi in aumento di oltre il 130%. Nei primi tre mesi la raccolta del new business di ramo III è stata pari a 9,05 miliardi, il 33,7% in più rispetto all’analogo periodo del 2020, quando si registrava comunque un incremento di quasi il 30%.
Resta marginale l’offerta delle polizze di ramo V (contratti privi di rischio demografico): in questo caso la raccolta dei nuovi premi a marzo è stata di 31 milioni (circa -60% rispetto al mese precedente e più che dimezzata rispetto al mese di marzo 2020) che, sommata a quella dei primi due mesi, si attesta a 170 milioni, contro i 376 milioni del 2020. Anche le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV) hanno una quota di mercato che continua a essere ridotta, ma per queste, a differenza del ramo V, si osserva a marzo un forte incremento sia rispetto ai primi due mesi dell’anno sia rispetto al corrispondente mese del 2020 (+157%), a fronte di un ammontare a marzo pari a 5,6 milioni che, sommato a quello raccolto da inizio anno, ammonta a quasi 13 milioni nel trimestre, con un aumento annuo del 60%.
Intanto i fondi pensione aperti crescono come le polizze malattia partendo da valori ancora bassi: i nuovi contributi sono risultati, dopo quattro mesi consecutivi di variazione negativa, quasi raddoppiati (+90,8%) rispetto allo stesso mese del 2020, per un importo pari a 10,5 milioni, che, cumulato a quello dei due mesi precedenti, raggiunge un ammontare pari a 32 milioni, il 15,7% sul 2020. I nuovi affari Vita complessivi nel mese di marzo sono stati pari a 10,63 miliardi (+94%), mentre da inizio anno hanno raggiunto 28,33 miliardi, il 18,3% in più rispetto al medesimo periodo del 2020. (riproduzione riservata)
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