di Anna Messia
È pronta a partire Revo, la spac assicurativa promossa da Alberto Minali insieme a Claudio Costamagna. Domani le banche incaricate, Intesa Sanpaolo e Ubs, in qualità di Joint Global Coordinator e Equita come joint bookrunner, apriranno il collocamento delle azioni, con l’obiettivo di raccogliere 200 milioni di euro e di quotare la spac all’Aim entro fine maggio. La chiusura della business combination (ovvero dell’acquisto di una compagnia di assicurazione già avviata) è attesa prima della fine dell’anno e c’è già l’intenzione di sbarcare sul listino principale nel breve-medio termine per aumentare l’interesse anche da parte degli investitori istituzionali e internazionali.
L’iniziativa ha intanto trovato l’adesione di tre importanti investitori cardine: Vittoria Assicurazioni, Fondazione Cariverona, Scor Reinsurance Group hanno aderito in qualità di cornerstone investor con 15 milioni di euro ciascuno e un vincolo di lock up di un anno dalla quotazione. Un progetto che punta forte sulla qualità del management e sull’innovazione: l’ex presidente di Cassa Depositi e Prestiti, assumerà la carica di presidente, mentre Minali, ex ad di Cattolica e ex dg di Generali, andrà a ricoprire quella di amministratore delegato, Simone Lazzaro sarà il chief underwriting officer, Jacopo Tanaglia il chief financial officer e Stefano Semolini il general counsel. Promotori che complessivamente investiranno una cifra superiore a 7 milioni, oltre il 3,5% del totale della raccolta obiettivo della Spac, con una seri di paletti che allineano il loro interesse a quello degli investitori. In caso di opa o opas promossa sulla base di un prezzo di riferimento inferiore a quello iniziale di collocamento (10 euro per azione), viene garantito lo stesso trattamento per investitori e promotori. Non è poi prevista nessuna conversione delle azioni speciali né all’Ipo né alla Business Combination, ma solo al superamento di due soglie di prezzo (rispettivamente 12,50 euro e 14,00 euro per azione) con la quotazione prevista a 10 euro. Ci sarà poi un lock-up di cinque anni dalla business combination per i promotori, con il management che resterà pienamente ingaggiato con l’obiettivo di massimizzare la crescita del progetto nel medio termine. Mentre i cornerstone investor investiranno 1 milione di euro ciascuno prima della quotazione con capitale totalmente a rischio, subordinato rispetto alle azioni ordinarie, a garanzia delle spese di gestione in aggiunta all’investimento iniziale dei promotori. L’intenzione è di offrire coperture assicurative per le piccole e medie imprese lavorando nei rischi speciali (dalla navigazione al cyber, passando per compliace e responsabilità civile) e di lanciare in Italia le innovative coperture parametriche, che prevedono rimborsi automatici all’avverarsi di determinati eventi (una forte nevicata o una tromba d’aria), nascendo naturalmente digitali. Per quanto riguarda la business combination, Costamagna ha parlato di contatti in corso e di un investimento inferiore rispetto al capitale raccolto per lasciare risorse a disposizione dello sviluppo delle specialy lines e degli investimenti tecnologici. Sul mercato circolano voci su Elba Assicurazioni, ma sarebbe solo una delle diverse imprese che potrebbero essere oggetto dell’operazione. (riproduzione riservata)
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