Intesa Sanpaolo Vita ha registrato nel primo trimestre una produzione lorda vita di 4,282 miliardi di euro, in progresso del 3,5% su base annua. L’incremento va ricondotto al +52,8% del comparto unit linked e al +5,3% dei prodotti previdenziali, che hanno più che compensato il calo del 38,9% dei prodotti tradizionali. La nuova produzione vita è ammontata a 4,181 miliardi, in crescita del 3,2%. I premi del business Protezione sono stati pari a 380,1 milioni, con un miglioramento dell’8,1%. I prodotti non-motor, su cui è focalizzato il piano d’impresa 2018-2021, sono saliti del 17,8%. Intesa Sanpaolo Rbm Salute ha contribuito per il 50,9% del comparto protezione.

L’utile netto consolidato si è attestato a 217,1 milioni, con un incremento dell’8,9%. Gli asset under management sono passati da 174,28 miliardi dello scorso dicembre a 174,547 miliardi di fine marzo. Il Solvency ratio regolamentare era al 288%.

«I risultati ottenuti nel primo trimestre», ha commentato Nicola Fioravanti, a.d. di Intesa Sanpaolo Vita e responsabile della divisione Insurance di Intesa Sanpaolo, «confermano la validità del nostro business model basato sulla bancassicurazione e la nostra strategia di gestione, che portano alla crescita di tutti i principali indicatori del nostro bilancio. In questo nuovo anno abbiamo avviato l’integrazione delle compagnie assicurative provenienti da Ubi e abbiamo costituito Intesa Sanpaolo Insurance Agency, grazie alla quale potremo proporre, in coordinamento con la rete bancaria, prodotti su misura per le imprese. Inoltre, con l’intento di andare incontro alle esigenze delle persone e delle imprese, abbiamo sviluppato ulteriori iniziative per far fronte alla pandemia da Covid».

© Riproduzione riservata

Fonte: