di Angela Zoppo
Inarrestabili green bond: dopo un 2020 da record, arriva la conferma ufficiale che anche il 2021sarà un anno di forte crescita. Nel primo trimestre dell’anno, le obbligazioni verdi, sociali e sostenibili sono aumentate globalmente di oltre 3,5 volte rispetto allo stesso periodo del 2020, per un totale di circa 250 miliardi di dollari, suddiviso in 110 miliardi di dollari di obbligazioni verdi, 90 miliardi di obbligazioni sociali e 50 miliardi di obbligazioni sostenibili. «Questo mercato è ancora molto recente, ma si distingue per dinamismo», commentano Agathe Foussard e Nelson Ribeirinho, Portfolio managers di Mirova (Natixis Im), «Sebbene attualmente rappresenti solo il 2% circa dello stock complessivo del mercato obbligazionario, ha registrato quasi il 17% dei flussi nel 2020, emittenti sovrani esclusi. Oltre al crescente interesse generale per questa tipologia di obbligazioni, ci sono settori nuovi che hanno registrato un significativo aumento, come ad esempio l’industria automobilistica con Daimler, Volvo Cars e Volkswagen». Le categorie social e sostenibili, rimaste a lungo all’ ombra dei classici green bond, sono diventate ormai le alternative d’elezione per combattere gli effetti del Covid-19, in particolare finanziando mezzi per combattere la povertà o per promuovere l’accesso a finanziamenti o servizi essenziali, per sostenere le pmi e l’economia reale. Il 2020 è stato l’anno dell’esplosione di questi formati, con un notevole spostamento dai green bond ai social bond. «Col previsto ritorno alla normalità nel 2021», spiegano Foussard e Ribeirinho, «questa tendenza dovrebbe essere confermata, rappresentando una boccata d’aria fresca per le società che, in questo contesto, saranno più inclini a emettere obbligazioni verdi. Inoltre, i pacchetti di stimolo volti a finanziare la transizione energetica saranno probabilmente finanziati da obbligazioni «sostenibili». Dai dati emerge anche il successo di nuovi strumenti, sustainable-linked bond e i sustainable development goals-linked bond, che indicizzano il ritorno finanziario ai traguardi ambientali. Da inizio 2021, inoltre, la Bce ha dichiarato l’ammissibilità dei sustainable-linked bond come collaterale per l’ App (Asset purchase program) e per il Pepp, (Pandemic emergency purchase program), «Il 2021», concludono gli analisti, « sarà quindi un altro anno ricco di obbligazioni responsabili, motivo per cui sembra opportuno prevedere 550 miliardi di dollari di emissioni, cioè un aumento del 52% rispetto al 2020». Anche i fondi sovrani saranno più attivi, con grandi emittenti come la banca tedesca KfW o la stessa Unione europea, che prevede emissioni per 250 miliardi di euro. «Anche l’ampliamento delle emissioni nei settori ciclici e dei consumi sembra essere sulla buona strada», concludono Foussard e Ribeirinho. (riproduzione riservata)
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