Le Assicurazioni Generali hanno lanciato un’offerta su Cattolica per un corrispettivo pari a 6,75 euro per azione. Il consiglio di amministrazione della compagnia triestina ha approvato all’unanimità l’offerta.

L’operazione riguarda la totalità delle azioni del gruppo veronese, comprese quelle proprie detenute dalla compagnia, allo scopo di delistare la società da Piazza Affari.

Il corrispettivo incorpora un premio del 15,3% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni rilevato alla chiusura del 28 maggio (giorno di borsa aperta precedente la comunicazione dell’offerta al mercato) e del 40,5% rispetto alla media aritmetica, ponderata per i volumi scambiati, dei prezzi ufficiali degli ultimi sei mesi. In caso di adesione integrale, le Generali pagheranno per l’opa 1,176 miliardi di euro. Il perfezionamento dell’opa su Cattolica è previsto entro fine anno.

L’obiettivo è di “acquisire l’intero capitale sociale… o almeno una partecipazione del 66,67% del capitale con diritto di voto… o comunque, in ogni caso, almeno pari al 50% più 1 azione…e conseguire la revoca delle relative azioni dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario”. Il Leone di Trieste ritiene, infatti, che la revoca dalla quotazione di Cattolica favorisca gli obiettivi di “integrazione, creazione di sinergie e crescita del gruppo Generali e Cattolica”.

L’operazione proposta – si legge in una nota – “consoliderà la posizione di Generali nel mercato assicurativo italiano, rafforzerà il suo posizionamento tra i principali gruppi assicurativi europei e accelererà la diversificazione del business in favore del segmento Danni, coerentemente con le linee guida del piano strategico “Generali 2021 – Leveraging
strengths to accelerate growth”.

Una volta finalizzata l’operazione, continua la nota, la profittabilità del Gruppo beneficerà di sinergie da costi operativi, eccellenza tecnica e ricavi (che si prevede raggiungano, a regime, un valore al lordo delle imposte pari a oltre € 80 milioni all’anno), derivanti principalmente da economie di scala, la capacità dell’Offerente di snellire i processi, l’estensione della capacità produttiva, nonché dalla capacità di ottimizzare, tra l’altro, il rischio dell’attività di sottoscrizione. I relativi costi di integrazione sono stimati complessivamente in circa € 150-200 milioni al lordo delle imposte, da sostenere nei prossimi quattro anni. Generali prevede un rischio contenuto di esecuzione dell’integrazione tra i due gruppi, grazie alla partnership strategica già in corso con Cattolica e al comprovato track record di Generali nella gestione delle integrazioni.

L’impatto sul Regulatory Solvency Ratio di Gruppo, è stimato pari a circa -7,8 p.p..
L’operazione proposta è pienamente in linea con la strategia “Generali 2021”, con il suo rigoroso e disciplinato approccio all’M&A e con l’impegno a conseguire una crescita profittevole, creando valore per clienti e azionisti.

Le Assicurazioni Generali sono state assistite da Rothschild & Co Italia, Bank of America Europe e da Mediobanca Banca quali advisor finanziari e da Gianni & Origoni, quale consulente legale.

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